Situata tra 51,2° e 55,3°N la seconda isola dell’arcipelago britannico misura circa 84.000 kmq, 70.000 dei quali costituiscono la Repubblica dell’Eire. L’Ulster, appartenente al Regno Unito, geograficamente corrisponde al nord-est dell’isola. Morfologicamente non presenta grandi catene montuose, ma neppure vaste pianure. Prevalgono invece rilievi collinari, in particolare lungo la frastagliata costa occidentale, dove si aprono numerose profonde rientranze, dette “bays”. La parte sud-occidentale è quella dove la costa è più frastagliata e il rilievo più alto, culminando nei 1041 m del Carrantuohill, mentre a est i rilievi più elevati sono le Wicklow Mountains, che quotano 926 m.
Malgrado la latitudine piuttosto elevata il clima irlandese è mite, sia per il fatto stesso di essere un’isola, con quindi una forte influenza mitigatrice del mare, sia soprattutto per la posizione geografica, per la quale è spesso investita dai venti occidentali atlantici, tiepidi per l’elevata temperatura di superficie delle acque oceaniche, riscaldate dalla Corrente del Golfo.
Il clima irlandese è quindi temperato oceanico, con precipitazioni distribuite in tutti i mesi dell’anno, comunque con un massimo nei mesi autunnali e di inizio inverno, più abbondanti sul lato occidentale e in particolare sui rilievi esposti ai venti occidentali nel Donegal, nel Connemara e nel Kerry, dove gli apporti precipitativi vengono esaltati dall’effetto stau e possono raggiungere i 2000 mm/anno.
Su tutte le coste occidentali le precipitazioni superano i 1000 mm/anno, raggiungendo i 1300/1400 su quelle delle tre famose penisole sud-occidentali di Dingle, Iveragh e Beara, a causa della maggiore altezza e complessità del rilievo retrostante. Nell’interno le precipitazioni sono ovviamente più scarse, ma comunque sempre tra 800 e 1000 mm/anno. Sulla costa orientale siamo sugli 800 mm/anno; qui cambia un po’ il regime pluviometrico in quanto al massimo nel periodo ottobre-dicembre si affianca un secondo massimo in agosto.
Per quanto riguarda le temperature l’inverno più mite lo godono le baie sulle coste sud e sud-ovest; nelle penisole di Beara, Iveragh e Dingle, nei punti più riparati, vivono piante più tipiche del Mediterraneo che del nord. Troviamo fra gli altri corbezzolo, rododendro, palme, cactacee. In queste aree costiere la temperatura media di gennaio è intorno ai 6°-7°C e le gelate sui versanti esposti a mezzogiorno, stante il riparo del rilievo a nord e il respiro tiepido del mare, sono rarissime.
Nell’interno la situazione naturalmente cambia; la temperatura media di gennaio scende di 1°-2°C e inoltre si accentua l’escursione giornaliera, quindi nelle notti serene le gelate sono frequenti, anche se deboli (normalmente non si scende mai oltre i 3-4 gradi sottozero).
La costa orientale anche dal punto di vista termico è diversa da quella occidentale. I venti atlantici giungono attenuati e quindi è minore l’effetto della Corrente del Golfo, mentre la posizione più orientale rende questa costa più esposta, seppure sporadicamente, ai venti freddi da est/nordest. Le temperature sono quindi, in gennaio, inferiori di circa 1°C rispetto all’ovest, simili quindi a quelle dell’interno, rispetto al quale è minore l’escursione giornaliera e quella stagionale.
Abbastanza frequenti sono invece situazioni in cui scende dall’Islanda aria polare marittima, investendo soprattutto il centro-nord del paese e la costa nord-occidentale, con impulsi perturbati con rovesci improvvisi che si alternano a schiarite. Queste situazioni possono portare la neve sui rilievi, molto difficilmente però al di sotto dei 500 metri, sia in inverno che nei primi mesi della primavera.
Anche in estate le temperature sono piuttosto uniformi, ma le parti si invertono: i venti oceanici e la maggiore copertura nuvolosa mantengono i termometri leggermente più bassi a ovest (oltre che a nord) dove le temperature di luglio sono in alcune località superiori di soli 8°-9°C di quelle di gennaio, quasi una degenerazione del clima oceanico. A ovest fra l’altro, anche nelle non frequenti situazione estive di alta pressione e tempo stabile, il mare più freddo porta alla formazione di nebbie d’avvezione che al mattino si sollevano dando luogo a strati che si dissolvono solo in tarda mattinata, esperienza vissuta di persona nel mio unico viaggio in Irlanda. Per tutti questi motivi è ben difficile che si superino, come valori massimi, i 24° sulle coste e i 26°C nell’interno.
Il vento soffia spesso furiosamente, generalmente da ovest o sud-ovest, ma abbiamo detto che non manca neppure il nord-ovest, sulle coste occidentali irlandesi. Statisticamente il periodo più burrascoso è quello da ottobre a dicembre ma violente mareggiate possono aver luogo in qualunque periodo dell’anno.
Osserviamo i dati statistici di alcune località, iniziando dal faro di Valentia, sull’omonima isola affacciata sulla Dingle Bay. Questo sito rappresenta al meglio il clima oceanico. La temperatura (tutti in °C i valori) è di 7,0° in gennaio, 6,9° in febbraio, 9,0° in aprile, 15,0° in luglio, 15,1° in agosto, 11,3° in ottobre (ben 10,6° la media annua, siamo a 52°N!), quindi abbiamo solo 8,2° di differenza fra mese più caldo e mese più freddo. Se non è un record, per le zone temperate ovviamente, poco ci manca. Le piogge: 1435 mm/anno, con lento salire dal minimo di 82 mm in giugno al massimo di 160 in dicembre e gennaio, per poi gradualmente ridiscendere agli 83 di maggio.
Cork, sulla costa sud, spazia dai 5,1° di febbraio ai 15,0° di luglio, passando per i 7,9° di aprile e i 10,4° in ottobre (media annua 9,5°). Le piogge ammontano a 1080 mm/anno con regime identico a quello di Valentia ma valori inferiori (62 mm giugno, 125 dicembre e gennaio).
Malin Head è il punto più a nord dell’isola (55,3°N). Le temperature sono 5,2° in febbraio, 7,7° in aprile, 14,1° in agosto, 10,7° in ottobre (anno 9,4°). Vi cadono 1055 mm/anno di pioggia con minimo in aprile/maggio (55 mm) e massimo nel periodo ottobre/gennaio (110-115 mm).
Dublino, la capitale, rappresenta al meglio il clima della costa est. Le temperature sono 5° in gennaio e febbraio, 8° in aprile, 15,2° in luglio, 10,6° in ottobre (media annua 9,6°). Ogni anno cadono 750 mm di piogge con massimo in agosto (76 mm) e nel periodo ottobre/dicembre (70 mm), mentre i mesi più asciutti sono quelli da febbraio ad aprile (circa 50 mm).
Infine Kilkenny (52,7°N, 63 m, a sudovest di Dublino) è un buon esempio del clima dell’interno. In gennaio e febbraio vi sono 4,7°, in aprile 8,1°, in luglio 15,3° (10,6° l’escursione fra mese freddo e mese caldo, sempre comunque bassa per una località non di mare), in ottobre 10,3° (9,5° la media annua). Le piogge ammontano a 828 mm/anno; i mesi più piovosi sono ottobre, dicembre e gennaio (tutti sugli 85 mm), i più asciutti quelli da aprile a luglio (circa 55 mm).