In questo articolo cercheremo di spiegare attraverso degli esempi le differenze termiche tra pianura e colli, studieremo l’inversione e il gradiente termico.
Per un’introduzione e una spiegazione generale del clima dei Colli Euganei si consiglia la lettura del seguente articolo: www.meteogiornale.it/news/read.php?id=13904.
Precisando subito che il gradiente è il valore che esprime quanto può scendere o salire la temperatura ogni 100 metri di altitudine, divideremo la nostra analisi in due parti: differenza termica positiva e inversione termica.
Differenza termica positiva
Nella zona dei Colli Euganei tra pedecollina e cima, la differenza termica può essere quasi nulla oppure superare i 14°C, perciò il gradiente termico può avere un valore 0 fino ad essere superadiabatico (maggiore di 1°C). Queste differenze sono date dalle diverse condizioni meteorologiche:
1. in giornate con eventi nevosi da raddolcimento, soprattutto quando soffia lo scirocco la differenza termica tra le varie altitudini è nulla e con essa anche il gradiente;
2. con giornate di bora e soprattutto bora scura, la differenza aumenta in maniera netta. Citiamo il confronto Galzignano-Monte Grande (450m di dislivello) nella nevicata del 26/01/2006: a parità di condizioni meteorologiche mentre la stazione di Galzignano segnava 2.2°C la stazione sul monte Grande segnava -2.3°, cioè una differenza di 4.5°C e gradiente termico di 1°C ogni 100 metri.
Soprattutto d’estate nelle ore più calde tra la pianura e le cime più elevate (sopra i 400 metri slm) la differenza è maggiore di 5°C. Il 24 luglio 2006 la stazione di Bresega (12 metri) ha segnato una massima di 35.8°C, Rovolon (98 metri) ha segnato una massima di 34.3°C, mentre sul Monte Grande la massima è stata di 29.8°C: il gradiente termico è stato leggermente superiore a 1.5°.
Inversione termica
Non sempre a 600 metri di quota può fare più freddo che al piano poiché con certe condizioni meteorologiche capita il contrario, allora si parla di inversione termica:
1. con giornate di nebbia l’inversione termica è maggiormente accentuata con una differenza tra pianura e Monte Venda che può arrivare a 14°C. Un emblematico caso d’inversione nei colli è quello avuto il 19 gennaio 2006 quando a Rovolon (98 metri) gli estremi sono stati -6.8/-0.6°C mentre nella cima del Monte Grande (454 metri) -0.5/+10.5°C, cioè 11°C in più in 350m di dislivello e un gradiente termico di 3.1°C ogni 100 metri;
2. 24/48h dopo l’arrivo di avvezioni artico-siberiane l’aria fredda di deposita nei bassi strati creando il cosiddetto “cuscino freddo”, in quel caso il gelo avvolge la pianura mentre soprattutto nei versanti esposti al sole le temperature sia minime che massime sono più alte.