Alle alte latitudini, ovvero tra Islanda e Norvegia, transita la solita costante perturbazione atlantica gelida. Il suo cuore a 961 hPa è una fucina di maltempo che coinvolge, con il proprio fronte freddo, la Scozia.
L’anticiclone delle Azzorre (1025 hPa) spinge fortemente verso est. Dopo aver nettamente conquistato l’Europa centrale, riesce a sfondare la barriera spagnola e punta verso l’Italia.
Il ricciolo depressionario balearico si sposta bruscamente verso il Canale di Sicilia. Il fulcro a 1005 hPa sfiora il trapanese ed il fronte freddo ad esso associato oltrepassa l’Adriatico e si posiziona sui Balcani.
Una sciabolata gelida mitteleuropea trafigge la Germania centrale. Le nubi gelide da neve spiccano anche sull’Arco Alpino.
L’attenzione meteorologica odierna si concentra sul settore balcanico. L’immagine satellitare mette in mostra la particolare copertura nuvolosa occlusiva che si estende dalla Slovenia all’Ucraina settentrionale.
La straordinaria ondata di maltempo provocata dal ciclone mediterraneo Verena si sta attenuando, anche se la prevista scarica pluviometrica sulle Regioni meridionali italiane non si è smentita. Lo scontro tra le due masse d’aria nettamente diverse, come il fronte freddo associato al suddetto ciclone e la risalita sciroccale nordafricana incanalata sullo Ionio, riversa sulla Puglia tutta la carica piovosa. Questo non è altro che lo strascico delle azioni temporalesche che oggi si sono riversate sulle Regioni balcaniche.