Una depressione insolitamente forte, denominata Achim, apposta il suo minimo barico a 997 hPa sopra l’Italia. La sua corposa struttura investe tutta la Penisola traslando lentamente dal Tirreno verso lo Ionio, rosicchiando il settore occidentale dell’anticiclone Yasmina (1009 hPa) appostato sopra i Balcani.
Ad occidente, passata la furia frontale occlusiva atlantica, si ristabilisce una tregua altopressionaria dettata dalla risalita di una campana anticiclonica azzorriana a 1021 hPa che, prontamente, respinge i nuovi attacchi instabili nordatlantici.
Infatti, è proprio da quelle latitudini che si costituisce Zephir, nuovo vortice ciclonico a 992 hPa proiettato verso le coste settentrionali irlandesi.
Sui settori centrali europei si allungano insidiose le ramificazioni occlusive dell’attraversamento atlantico della giornata di ieri, mentre su quelli orientali permane una situazione di fredda stabilità meteorologica.
Italia fulcro depressionario continentale. L’intera Penisola viene avvinghiata da una fitta coltre nuvolosa. I cumuli compatti del fronte occluso di Achim tendono ad attraversare lo Stivale dal Tirreno all’Adriatico con potenti rovesci temporaleschi sospinti dall’evoluzione vorticosa appostata accanto alle coste trapanesi.
Le prime aggressioni ai settori balcanici si evincono sopra l’Albania. Anche in quei Territori si distribuiscono incessanti ed abbondanti piogge. Rovesci diffusi spiccano lungo la fitta scia nuvolosa mitteleuropea sino alla Polonia.
Questa sciarpa plumbea divide l’Europa orientale, pervasa dalla stabilità meteorologica gelida artica, da quella occidentale, ripresa sotto la protezione anticiclonica azzorriana.
Nonostante il Meteosat evidenzi una grossa formazione depressionaria al largo delle coste occidentali irlandesi, intenta a subissare il Regno Unito con copiose piogge, l’alta pressione azzorriana riprende il controllo, con avvezioni calde, della Penisola Iberica e della Francia.