Nonostante i modelli matematici mostrino delle oscillazioni di non poco conto, la linea di tendenza generale sembra rappresentata da una svolta piuttosto drastica, rispetto alle condizioni meteo così statiche di queste ultime tre settimane. Stanno passando i titoli di coda di questa calda seconda parte di Novembre. Ecco in breve quali sono gli scenari prospettati dai principali centri di calcolo:
GFS La frustata ciclonica fra lunedì e martedì dovrebbe vedere la tenuta della saccatura, in lento movimento da ovest verso est, senza l’isolamento in cut-off di un vortice ciclonico sul Mediterraneo. Questo dovrebbe garantire un ingresso maggiormente palese di masse d’aria fredde in quota e, peraltro, costituirà un ostacolo al successivo tentativo d’ingresso di una rimonta anticiclonica da occidente. Non a caso, nella giornata di giovedì 3 Dicembre irromperà una nuova saccatura ciclonica, sulla stessa traiettoria della precedente, ma un po’ meno incisiva. Da rilevare come fra i due episodi ciclonici sull’Italia si faranno strada masse d’aria moderatamente fredde dal Nord Europa. L’interazione di quest’aria più fredda con quella più mite atlantica potrebbe incentivare le prime nevicate fino a quote considerevolmente basse al Nord, ove pertanto l’atmosfera potrebbe davvero subire una brusca accelerata verso l’Inverno.
ECMWF Il modello europeo non vede un’evoluzione troppo dissimile rispetto a quanto delineato dalle mappe GFS. Tuttavia, in merito alla seconda saccatura attesa per metà della prossima settimana, le carte di Reading vedono uno sfondamento maggiormente occidentale, tra l’Iberia e le Baleari, con l’Italia che sarebbe dunque un po’ più coinvolta dal richiamo mite di matrice nord-africana. Il lungo termine, nella fase immediatamente precedente all’Immacolata, vede il Mediterraneo Centrale sede di una complessiva area di bassa pressione, mentre tra la Russia e la Penisola Scandinava si andrebbero a scavare dei noccioli d’aria gelida, con l’Orso Siberiano e le alte pressioni in sede polare che potrebbero stringere un’alleanza al fine di determinare le prime consistenti avvezioni fredde sul Vecchio Continente.
Naturalmente è inutile entrare nei dettagli di quello che potrà accadere, in merito all’evoluzione della prima decade di Dicembre. Tuttavia si rafforzano gli elementi già messi in luce dalla giornata di ieri, ovvero relativamente ad un tipo di tempo molto più vivace e dinamico sul Mediterraneo Centrale, con il susseguirsi di diverse perturbazioni che porteranno ad un tipo di tempo altalenante, ma a tratti dal sapore quasi invernale. C’è ancora tutto il tempo perchè l’Inverno (quello vero) prepari le sue cartucce, non resta che monitorare tutti i segnali che verranno alla luce nell’immediato futuro.