Numerose sono state le grandinate che hanno interessato l’Italia: centinaia di ettari di terreno coltivato hanno subito danni per l’infrangersi dei chicchi di grandine sulle piante. In alcune zone sono state danneggiate le serre, ma hanno subito danni anche le piante presenti nei parchi cittadini. Da talune località giungono notizie di foglie strappate da grandinate rabbiose, durate persino due ore.
Anche gli automobilisti hanno avuto parecchi problemi per le grandinate, e non solo per l’asfalto improvvisamente reso viscido. In alcune zone gli automobilisti hanno cercato riparo dai chicchi di grandine grossi anche oltre i 3 cm di diametro che si infrangevano nel loro percorso.
Siamo al termine della Primavera meteorologica, il 1° giugno inizierà l’estate. Eppure il clima che si segnala farebbe credere all’estate già da tempo.
La grandine è una meteora caratteristica in questo periodo dell’anno, purtroppo l’agricoltura ne paga le conseguenze maggiori, specie dopo periodi climatici miti come quelli vissuti questa primavera. E’ pur vero che le grandinate sono in crescita, ma solo quelle estive, non quelle di primavera.
In Italia le regioni con il numero maggiore di giorni medi con grandine sono quelle tirreniche e le Venezie. Picchi massimi si segnalano nella costa calabra e nella pianura pontina. Anche la Sardegna occidentale ha un numero annuo di almeno 5 giorni con grandine, il picco si misura nel Sulcis Iglesiente.
Ma la grandine più pericolosa è quella che avviene d’estate, quando i moti convettivi vengono incentivati dal calore. In queste circostanze le grandinate interessano territori circoscritti, ma possono divenire un’autentica calamità. Il chicco di grandine viene sballottato dentro la nube e cresce fin quando viene attratto al suolo dalla forza di gravita. La scorsa estate, in Italia si sono avute decine di grandinate con chicchi dal diametro superiore ai 3 cm. Diverse hanno investito grosse aree urbane.
Le zone a maggior rischio sono quelle interne del Centro Italia, le regioni adriatiche sino alla Puglia, ma quelle più frequentate dal fenomeno sono quelle del Nord Italia, con una crescente frequenza man, mano che ci si sposta verso est.
L’estate, quella vera, è ormai alle porte, in un contesto climatico che ha veduto in questi anni un incremento dei fenomeni grandinigeni, si suggerisce una maggiore ed accurata prevenzione, ciò anche se in Italia grandina molto meno di come succede in Germania, in Francia, in Spagna e nei Balcani.