L’alta pressione Antonia amministra, col suo picco a 1035 hPa, l’intera fascia centrale europea. Sopra i settori marocchini è sempre ben piantata la radice anticiclonica subtropicale che, con i suoi 1023 hPa, sostiene la stabilità meteorologica dell’intero settore centro-occidentale mediterraneo.
La compattezza di questi due sistemi fa sì che l’intera costellazione ciclonica atlantica (979, 985 e 969 hPa) rimanga relegata al largo delle coste francesi.
Venti forti giungono sopra la Scozia e l’Irlanda sfociando in scontri di massa con la vicina superficie occidentale di Antonia.
Ad oriente si osserva il dispiegamento di un dilatato fronte freddo di origine artica capace di abbracciare l’intero settore balcanico e distendersi sulla Turchia settentrionale.
La porzione meridionale della Penisola Anatolica è ancora assoggettata dalla imbrigliata presenza dell’ondulazione barica a 1007 hPa in cut-off.
La gigantesca aggregazione depressionaria nordatlantica si apposta, in attesa di penetrare nel Continente, sopra le Isole Britanniche. Venti forti e piogge diffuse si imbattono contro i loro confini occidentali.
Dal Mediterraneo centrale sino al cuore europeo si osservano soltanto compatti ed estesi banchi di nebbia mattutini, dovuti essenzialmente allo sbalzo termico tra le ore notturne e quelle diurne.
I territori balcanici, ad oriente, sono i più interessati dalla veloce discesa gelida artica dei giorni scorsi, governata dalla depressione Zephir appostata, oggi, sopra la Russia settentrionale. Nubi fredde stratiformi si posizionano sino a coprire Istanbul comportando precipitazioni intense.