In altro articolo del Meteogiornale (www.meteogiornale.it/news/read.php?id=15383) si è già scritto del gran caldo di sabato 14 aprile in Germania. Oltre alle temperature massime già riportate (Bonn 29,0°C, Karlsruhe 28,5°C, Offenbach 28,4°C, Francoforte 28,3°C, Mannheim 27,9°C), segnaliamo i 27,8°C di Trier e i 27,4°C di Regensburg. Impressionanti anche i valori registrati in quota. Ai già citati 5,7°C della Zugspitze (m 2962), aggiungiamo i 15,1°C ai 1493 metri del Feldberg (Schwarzwald), i 15,2°C ai 1835 metri del Wendelstein (Alpi Bavaresi) e i 15,7°C ai 1142 metri del Brocken (Harz).
Sabato 14 aprile è stato davvero insolito anche il caldo in Austria. Alcune massime: Kufstein 27°C, Linz, Salisburgo/ Freisaal, Innsbruck 26°C, Zell am See (m 767) e Salisburgo/Airport 25°C, Landeck (m 806) 24°C, Feuerkogel (m 1621) 15°C. In Svizzera, massime 27°C a Chur, 26°C a Zurigo, Sion, Sciaffusa, Altdorf, Locarno-Monti, 17°C a Samedan (1706 m), 16°C a Zermatt (1624 m).
Il gran caldo è ormai padrone dell’India settentrionale e del Pakistan e continuerà per molti mesi, toccando probabilmente il suo culmine ai primi di giugno. Il periodo dell’anno più caldo nel centro-nord dell’India e in gran parte del Pakistan è infatti quello tra metà aprile e l’inizio del monsone umido estivo, appunto intorno a inizio-metà giugno. Attualmente le temperature sono diffusamente superiori, anche di 5°/8°C, rispetto alle medie del periodo. Per esempio, sabato 14 aprile in Pakistan si sono registrate queste massime: Bahawalpur 43,5°C, Bahawalnagar 43,3°C (media massime di aprile 36°C), Jacobabad 42,0°C (media 37°C), Nawabshah 41,6°C (media 38°C), Lahore 40,2°C (media 32°C), Peshawar 36,5°C (media 28°C). In India, 38,6°C la massima a New Delhi (media 35°C), 41,2°C a Bikaner (media 37°C), solo per fare due esempi.
In Jacuzia, Verhojansk, uno dei “poli del freddo” siberiano ha fatto registrare venerdì una massima di 5,5°C, la decima massima consecutiva sopra zero. La media delle massime della seconda decade di aprile è -11°C. Massima positiva anche a Ojmjakon, altro “polo del freddo”, fermatasi a “soli” 0,8°C. 7,1°C la massima di Verhojansk sabato, 1,5°C quella di Ojmjakon. A Verhojansk la neve al suolo è ormai ridotta a soli 7 cm, quando il manto nevoso sarà del tutto sciolto saliranno anche la temperature minime, mancando l’effetto albedo.
Temperature più basse rispetto alla media si sono invece registrate negli ultimi giorni in Egitto. Per esempio, venerdì 13 aprile, a Il Cairo, capitale dell’Egitto, gli estremi termici sono stati 12,9°/20,6°C, con una media sulle 24 ore di 16,8°C, 4,6°C in meno della media climatologica del periodo 1951/90. Venerdì al Cairo è anche piovuto, con accumulo di soli 2 mm, già più però degli 1,5 mm della media di aprile. Sempre venerdì, a Luxor la temperatura media è stata 19,3°C (estremi 12,8°/25,8°C), contro una media climatologica di 25,5°C.
Piogge intense in parte della Bolivia tra venerdì e sabato. Nei due giorni sono caduti 81 mm di pioggia a San Joaquin e 71 a San Borja.
Gran parte dell’Australia orientale sta sperimentando un tempo asciutto, quasi del tutto privo di piogge, in aprile. Dubbo, Hilston e Moree non hanno visto neanche una goccia di pioggia in aprile, ma anche in marzo aveva piovuto poco, e quel poco a inizio mese. Nelle ultime sei settimane, queste località e molte altre vicine hanno ricevuto meno di 13 mm di pioggia, mentre la media pluviometrica oscilla tra 51 e 63 mm. Oltretutto, non è prevista pioggia nei prossimi 10 giorni.
Nella base australiana di Mawson, in Antartide, tra venerdì notte e sabato vi è stata una bufera di neve con venti a oltre 100 miglia orarie (161 km/h). La visibilità si è ridotta, durante il blizzard, a meno di 100 metri.