Nell’ultimo articolo scritto in questo giornale, evidenziavo la possibilità che questo inverno fosse storico, affidando queste mie convinzioni alle dinamiche stratosferiche fortemente favorevoli a continui riscaldamenti dell’alta stratosfera in rapida diffusione negli stati piu’ bassi, in poche parole successivi stratworming.
I risultati di queste dinamiche stratosferiche oggi sono sotto gli occhi di tutti: fortissima irruzione fredda sulla Russia europea, con valori di temperatura incredibili, anche per quei luoghi che di freddo se ne intendono. Il problema però dell’analisi climatologica espressa in quell’articolo, era la possibilità che il crudo inverno arrivasse anche da noi. La mia convinzione, francamente, era che al di là delle possibili dinamiche stratosferiche quel nocciolo così freddo non avrebbe non potuto interressare anche noi.
Purtroppo però una potente cellula di alta pressione, figlia di un vortice depressionario fissato fra la Groenlandia e l’Islanda si era posizionata proprio in quei giorni (7-8 Gennaio) su tutta l’Europa centrale ed era vista in pericolosa staticità da tutti i modelli. Naturale che il nocciolo freddissimo russo, in condizioni così sfavorevoli, non avrebbe mai potuto interessarci.
In verità esisteva un modello che la pensava diversamente ed era l’europeo reading, piu’ avvezzo alla conoscenza della climatologia europea che l’americano GFS, che da più di qualche giorno optava per una soluzione diversa con una depressione mediterranea che avrebbe costituito una spina nel fianco nella potente figura altopressoria europea e che prima o poi avrebbe potuto convogliare quel mostro gelido russo verso di noi.
Oggi GFS abbandona decisamente la sua linea siccitosa e altopressoria per sposare una delle piu’ belle e classiche dinamiche climatiche italiane. La retrogressione di una goccia fredda greco-turca, figlia di un flusso continentale latente sul Mediterraneo dall’Epifania. Configurazione simile a quella che portò neve e freddo sull’Italia a Novembre e che nel week-end, ormai la previsione è al limite del nowcasting, dunque quasi sicura, dovrebbe portare precipitazioni nevose su tutte le regioni adriatiche, prevalentemente, con sconfinamenti anche sul Tirreno, soprattutto se essa riuscisse a essere agganciata dal flusso perturbato occidentale.
Questa, cari amici, è una svolta importantissima nel quadro europeo perchè segna l’indebolimento inesorabile dell’alta dinamica europea con possibili scenari gelidi per il continente. Infatti il nocciolo gelido russo non sembra che possa mollare la presa, e un rinnovato corridoio depressionario mediterraneo potrebbe molto facilmente risucchiare il gelo verso di noi.
Situazione interessantissima, da monitorare. Attenzione potrebbe arrivare il burian…