Situazione l’Europa centro-occidentale è interessata da una vasta area anticiclonica di natura subtropicale. Valori abbastanza elevati di geopotenziale (più di 576 gpdam su Francia e parte dell’Italia) conferiscono particolare stabilità alla struttura, che al suolo raggiunge valori di 1030 hPa.
L’effetto di schiacciamento adiabatico prodotto dall’estesa cellula di alta pressione, unito ad una crescente radiazione solare, ha determinato un considerevole aumento delle temperature che anche in Italia, in molti casi, hanno superato i 20 °C.
Ad ovest della struttura anticiclonica sono presenti due distinte circolazioni depressionarie: la prima appena a SO dell’Islanda (980 hPa, 516 gpdam), la seconda al largo di Terranova (975 hPa, 516 gpdam).
La Groenlandia è invece sede di un anticiclone che invia i suoi gelidi contributi su Scandinavia, est Europa e Russia: qui una depressione, figlia del vortice polare, funge da richiamo per la rigide correnti artiche.
Evoluzione a 72 ore Confermando quanto ipotizzato in una precedente analisi, nel corso delle prossime 72 ore l’alta subtropicale inizierà un’espansione verso le isole britanniche. Ne conseguirà il suo progressivo indebolimento lungo il bordo orientale.
Contestualmente assisteremo alla discesa di un polo molto freddo verso il Mar Nero, con una “carezza” che interesserà l’area balcanica, lambendo anche le regioni adriatiche. SI tratterà di un passaggio quasi ininfluente per il nostro territorio, ma che porterà un’ondata di gelo notevole su vaste aree dell’est europeo e la Russia, con valori termici in quota compresi tra -15 e – 20 °C.
Ad ovest del promontorio anticiclonico si assisterà invece all’azione erosiva da parte della vasta depressione atlantica; al momento però tale figura non sembra intenzionata a progredire verso levante, a causa del valido muro costituito dall’alta pressione africana.
Tendenza a 72-168 ore Se nel corso del weekend la situazione si presenterà poco evolutiva e l’unico elemento da segnalare sarà una lieve diminuzione delle temperature in quota, specie lungo il versante adriatico, da lunedì 21 si assisterà ad un più deciso tentativo di erosione della struttura di alta, questa volta da parte del flusso perturbato atlantico.
La spinta dinamica verso le isole britanniche si esaurirà, e con essa anche l’ondata di gelo sull’Europa orientale, mentre al suolo il centro anticiclonico dalla Scandinavia scenderà fino al Mar Nero, innescando per l’Italia una fase contraddistinta da un debole flusso meridionale.
Ad occidente una vasta saccatura oceanica invierà umide infiltrazioni verso il bacino centro-occidentale del Mediterraneo.
Il tempo così potrebbe volgere ad un moderato peggioramento, a partire da martedì 22, con l’ingresso di un’ansa ciclonica dal Golfo del Leone, che determinerà precipitazioni dapprima al NO e sulla Sardegna, in successiva estensione al versante tirrenico ed al resto del nord nel corso di mercoledì 23.
Giovedì 24 Il guasto, peraltro già delineato dal modello americano lunedì scorso, si porterà sulle regioni orientali italiane e al sud, con un piccolo vortice chiuso che in serata troverà collocazione lungo la fascia adriatica.
Al seguito di questa moderata onda atlantica dovrebbe ristabilirsi, almeno temporaneamente, un promontorio anticiclonico.
Riflessioni di lungo termine e conclusioni Il weekend pasquale potrebbe vedere il ritorno a condizioni moderatamente instabili: una saccatura in arrivo dalla penisola iberica determinerà infatti la formazione di un minimo depressionario sul nord Africa: dopo un primo peggioramento sulle regioni occidentali italiane, una fase di moderato maltempo potrebbe così interessare il nostro meridione, compromettendo le giornate di Pasqua e Pasquetta.
La tendenza appena delineata necessita ovviamente di ulteriori conferme; possiamo comunque cogliere un importante segnale dalle emissioni odierne: ci riferiamo al progressivo allontanamento dei flussi freddi dalla fascia temperata europea, a vantaggio di una maggiore espansione verso nord delle masse d’aria tiepida di origine subtropicale.
Tale trend, solo temporaneamente interrotto da una breve rimonta dinamica nel corso delle prossime 72 ore, proseguirà per molti giorni, chiudendo ogni possibile varco alle irruzioni di aria fredda.
Una timida apertura della porta atlantica sull’Europa occidentale, favorirà invece crescenti probabilità di precipitazioni, al più moderate, anche sulle nostre regioni, in un contesto che continuerà a mantenersi mite. Nel lunghissimo termine tale apertura potrebbe farsi un po’ più franca ed incoraggiare l’inizio di una fase piovosa su tutta la nostra penisola: una tendenza questa tutta da confermare e di cui eventualmente torneremo a parlare nei corso delle prossime emissioni.