La Finlandia è stato forse l’unico paese europeo a vivere un inverno degno di questo nome, pur con lunghe pause del freddo, in particolare tra la metà di dicembre e il mese di gennaio. Martedì 20 febbraio, Kajaani, poco al di sotto del Circolo Polare, ha registrato -33,1°C di minima. Da segnalare anche -32,7°C a Salla, -31,5°C a Ivalo, -27,6°C a Jyvaskyla, -25,9°C a Kuopio e Mikkeli.
Gran gelo anche in Russia, con temperature quasi ovunque al di sotto della media stagionale, tanto nel settore europeo quanto in quello asiatico. Martedì 20 febbraio le temperature minime della notte sono state pari a -52,3°C a Selagoncy, -49,9°C a Dzalinda, -47,5°C a Vanavara, e -47,4°C ad Agata, sulla Siberia centrale, tutte località poste ad est degli Urali, ma non lontani da essi. Comunque, anche nel comparto russo-europeo non si scherza, con temperature minime di -34°C a Padun e Pechora, -28°C a Pudoz, Lovozero e Vorkuta, -27°C a Vologda.
Gran gelo in parte del Canada nordoccidentale nelle prime ore di martedì 20 febbraio. Nello Yukon, la temperatura è scesa a -44,2°C a Dawson, dove la media delle minime del periodo è -28°C. Molto freddo anche nel bacino del San Lorenzo, nel sudest del paese, dove si sono registrate queste minime: Quebec -22,1°C, Montreal -22,9°C, Ottawa -23,8°C.
Martedì 20 febbraio è stato invece insolitamente mite in varie parti della Groenlandia. Nel sudovest, la capitale Nuuk (in danese Godthab) ha visto la temperatura salire fino a 9,0°C, mentre la media delle massime della seconda decade di febbraio è -7°C. 9,1°C la massima di Narsarsuaq, 6,7°C quella di Sondre Stromfjord (la cui media delle massime di febbraio è -17°C). Queste temperature sono state provocate dai venti catabatici discendenti dal “plateau” ghiacciato della grande isola. A Sondre Stromfjord il vento ha raggiunto i 61 km/h nella raffica più intensa, portando l’umidità fino a un valore minimo del 12%. A Nuuk si sono toccati gli 82 km/h, con umidità minima dell’11%.
Piogge torrenziali hanno interessato parte dell’estremo nord del Brasile nel weekend e nei primi giorni di questa settimana. La parte settentrionale dello stato di Parà è stata particolarmente colpita dalle piogge. A Braganca, 223 mm sono caduti in 72 ore, tra sabato mattina e martedì mattina. Soure ha registrato 112 mm in sole 24 ore, tra lunedì e martedì.
L’estate antartica è ormai al declino. Sul vasto altopiano di ghiaccio, le località più fredde del pianeta stanno diventando progressivamente più fredde. Nella seconda parte della scorsa settimana a Vostok si è registrata la prima temperatura inferiore a -50°C dalla metà di novembre, mentre lunedì 19 febbraio il termometro ha segnato un valore minimo di -54,6°C. Niente di particolarmente insolito, tuttavia, visto che la media delle minime del periodo è -51°C.
Il ciclone tropicale Favio ha interessato il sud del Madagascar con piogge intense e forte vento per poi portarsi nel Canale di Mozambico. Martedì mattina, la tempesta (di categoria 1) era accompagnata da venti sostenuti a 120 miglia orarie che soffiavano intorno ad un occhio situato 380 miglia orarie a est-sudest di Inhambane, Mozambico. La tempesta si spostava a 12 miglia orarie verso ovest-nordovest. Le previsioni indicano un ulteriore rinforzo, con spostamento ancora verso ovest-nordovest, di Favio, con possibile interessamento del Mozambico meridionale mercoledì notte. Favio è il settimo sistema tropicale ad aver interessato il Madagascar in questa stagione (il periodo dei cicloni va da novembre a marzo). Complessivamente le tempeste e i cicloni tropicali hanno lasciato 25000 persone senzatetto o comunque bisognose di aiuti umanitari, mentre si stima che 200.000 tonnellate di riso siano andate perdute.