L’area di bassa pressione si è portata nel vivo delle vicende cicloniche italiane e sul Satellite possiamo apprezzare l’ampia spirale di nubi compatte che ruotano attorno al perno ciclonico posto sulle regioni meridionali. Tutta la struttura ciclonica si è dunque portata verso est e si osserva l’azione di un minimo barico secondario posto tra le Baleari e le coste algerine, a cui è legata un’area nuvolosa di minore consistenza.
Dando uno sguardo al contesto europeo, risulta essere ancora determinante la presenza del forte anticiclone di blocco ad alte latitudini tra l’Islanda e la Gran Bretagna, che non permette l’ingresso sul Continente dell’umida circolazione atlantica, lasciando completamente campo libero all’azione delle correnti gelide russe. Si tratta di un anticiclone dal cuore mite che comunque favorisce la formazione in loco di nubi basse.
Il gelo si va rafforzando su tutta l’Europa, ormai per via della persistenza da giorni di tale circolazione che dunque sta assumendo caratteristiche pienamente continentali, con l’aria intrisa di gelo a contatto col suolo, senza che la debole insolazione di questo periodo possa riuscire a fare più di tanto. La roccaforte gelida risiede sulla Russia ed a Mosca le temperature sono già precipitate addirittura su valori prossimi ai 30 gradi sotto lo zero, un autentico record per il solo mese di Dicembre se si considerano i tempi recenti (ultimo decennio) nei quali le grandi ondate di gelo raramente si sono presentate nel cuore dell’Inverno, figuriamoci a Dicembre. Si può dunque parlare di un gelo d’altri tempi, richiamato in parte anche verso i Balcani dal vortice ciclonico mediterraneo. Sull’immagine vediamo la neve caduta abbondante quest’oggi nei pressi di Sarajevo.
In Italia il contesto meteorologico è dominato da nubi e precipitazioni generate dal vortice ciclonico mediterraneo. Fuori dal raggio perturbato il Nord Italia, di conseguenza maggiormente coinvolto dall’alito d’aria gelida da est, con venti di Bora fino a 120 km/h sulla città di Trieste. Si sono attenuate le nevicate sull’Emilia, ieri cadute fino in pianura e per Bologna si è trattato di una fra le nevicate dicembrine più importanti degli anni 2000. I contrasti incisivi innescati da questa poderosa depressione hanno portato anche situazioni di forte maltempo da richiamo sciroccale sulla Sicilia e sulle regioni ioniche. Non sono mancate precipitazioni persino abbondanti, mentre ieri una disastrosa tromba d’aria si è abbattuta sulla zona di Catania. Il maltempo è tornato ad assumere toni da meteo estremo, che così tanto hanno penalizzato queste aree del Sud nel corso del recente autunno.
La confluenza fra l’aria fredda e quella più mite mediterranea ha agevolato nevicate fino a quote collinari sull’entroterra marchigiano ed a quote di bassa montagna sui tratti abruzzesi e molisani. La neve un po’ a sorpresa è scesa anche a Potenza, sul capoluogo abbondante. La precipitazione è stata abbondante da lasciare un certo accumulo visibile ancora adesso sui tetti e sugli alberi come si può notare dal panorama notturno, nonostante i fiocchi si siano poi trasformati in pioggia.