Il robusto ciclone polare Quinn (979 hPa sopra il Circolo Polare Artico) gestisce l’intera situazione meteorologica settentrionale europea. Appostando una fidata sentinella a 1000 hPa sopra Stoccolma, distende il suo lungo fronte freddo lungo il Baltico, aggredendo la porzione settentrionale della configurazione anticiclonica continentale.
La risalita eccessivamente verticale di Tomke, anticiclone azzorriano a 1033 hPa, favorisce la formazione di una saccatura artica pronta ad incunearsi sopra le Regioni centrali europee. Anche Sabine, altro picco altopressionario europeo (1027 hPa), spostandosi sopra i Paesi Baltici, ha lasciato scoperto il settore mitteleuropeo.
Sul Mediterraneo insiste il disturbo della goccia fredda. Ormai divisasi in due parti, affonda i suoi colpi maggiori (1015 hPa) contro le coste spagnole orientali, lasciando residue ondulazioni bariche al versante ionico.
Il lungo fronte freddo polare spicca come una corona di diamanti sopra l’Europa settentrionale. Spinto da indefessi venti polari, forma una mangiatoia sopra il Baltico, pronta a traboccare verso il centro del Continente.
Intanto, per oggi, il complesso anticiclonico centrale europeo garantisce stabilità meteorologica all’intero Continente, inglobando, quasi totalmente, l’intera Penisola Italiana.
Sul Bacino del Mediterraneo persistono le condizioni cicloniche di maggior rilievo. Anche oggi si notano due principali fulcri. Quello ionico, in fase di ridimensionamento, apposta le sue nubi basse e cariche di pioggia lungo le vicine coste italiane; e quello balearico, di maggior sviluppo ed aggressività, inonda con precipitazioni temporalesche l’intera fascia orientale iberica.