Il ciclone Danny (985 hPa) si avventa sopra le coste europee del Mare del Nord. Il suo fronte freddo taglia la Germania e, spinto dai venti freddi nord-occidentali, si dirige verso la Polonia ed il Mar Baltico.
Il suo tratto finale sovrasta l’Italia settentrionale, erodendo la porzione superficiale della struttura anticiclonica nordafricana mediterranea.
Ad occidente si avverte il sussulto azzorriano che, con i suoi 1026 hPa, corre in soccorso dell’instabile situazione meteorologica continentale.
Ad oriente esce dalla scena il picco anticiclonico che ha dominato le giornate scorse, lasciando spazio alla progressiva e lenta avanzata depressionaria atlantica.
Il fulcro delle precipitazioni piovose si attesta sopra la Germania orientale, Polonia e Mar Baltico. Il lungo fronte freddo nordatlantico sovrasta questi territori con nubi dense e cumulonembiche. La sua fonte principale deriva dal vortice ciclonico britannico in evidente evoluzione sopra i cieli scozzesi.
Cumuli compatti raggiungono anche l’Austria, la Repubblica Ceca e le Regioni settentrionali italiane sino a rinfrescare le prime aree appenniniche, lasciando il resto dello Stivale in balìa della rovente situazione anticiclonica mediterranea.
Ondulazioni bariche raggiungono anche la Penisola Ellenica, movimentando la stagnante circolazione subtropicale.