Previsione valida per il periodo 12 dicembre/16 dicembre (affidabilità alta 70%)
Configurazione barica generale: un ponte anticiclonico tra figura stabilizzante oceanica e corrispettiva scandinava porterà un intenso flusso di correnti artico-continentali in direzione della nostra penisola. Flusso annesso a nucleo gelido in quota, in posizionamento tra penisola ellenica, Balcani e regioni meridionali.
Stato del cielo: al nord avremo condizioni di cielo sostanzialmente sereno, salvo addensamenti su settori orientali. Lungo l’Adriatico attese nubi localmente intense, su Tirreno probabili addensamenti su aree interne montuose esposte alla circolazione orientale.
Avremo precipitazioni?: i fenomeni si riveleranno probabilmente deboli, tuttavia, specie tra venerdì e sabato, attese nevicate sparse, specie in Adriatico, a quote pianeggianti e lungo le coste. Al nord tempo secco, su Tirreno non si escludono fenomeni nevosi in zone interne.
Andamento termico: brusco calo termico su tutte le regioni, i valori si porteranno al di sotto delle medie stagionali anche di 10 gradi.
Linee di tendenza per il periodo compreso tra il 17 dicembre e il 20 dicembre (affidabilità media 50%)
Configurazione barica generale: il ponte anticiclonico Atlantico-Scandinavia potrebbe cedere parzialmente, estendendosi verso il Mediterraneo centro settentrionale. Sul bordo orientale seguiterebbero a scorrere correnti fredde orientali, tuttavia la nostra penisola potrebbe godere di tempo stabile.
Stato del cielo: cielo che pertanto potrebbe mostrarsi sereno o poco nuvoloso su tutte le regioni. Persisterebbero locali addensamenti su basso Adriatico e Ionio, specie in zone interne appenniniche.
Possibili precipitazioni: dovrebbe rivelarsi una fase decisamente secca, con assenza di fenomeni significativi.
Profilo termico: le temperature potrebbero crescere di qualche grado, specie lungo il versante tirrenico, tuttavia la circolazione prevalentemente orientale manterrebbe valori al di sotto delle medie.
Extreme forecaste, uno sguardo dal 21 dicembre al 25 dicembre (affidabilità bassa 30%)
Disposizione barica continentale: si potrebbe assistere ad uno smantellamento del nucleo anticiclonico scandinavo ad opera di ricompattamento depressionario polare tra Canada e Groenlandia.
Risvolti configurativi sull’Italia: uno scenario barico che dovrebbe deporre a favore di una nuova distensione dei getti atlantici, il che significa che le correnti potrebbero orientarsi decisamente dai quadranti occidentali con parziale ingerenza anticiclonica oceanica fino alle porte del Mediterraneo centrale.
Stato del cielo: cielo che pertanto potrebbe presentarsi tra il poco nuvoloso e l’irregolarmente nuvoloso, con addensamenti che andrebbero nuovamente ad interessare l’arco alpino e i settori tirrenici.
Possibili precipitazioni: salvo sporadiche nevicate sui rilievi alpini occidentali e qualche piovasco su alto Tirreno, non si dovrebbero avere precipitazioni degne di nota.
Le temperature: l’evoluzione suddetta depone a favore di un graduale rialzo termico, con valori che andrebbero a riportarsi in linea con le medie stagionali.
Il diagramma ENSEMBLE, MTG-GENS, riferito alla Capitale conforta le tesi sopra esposte. È possibile difatti evidenziare, a livello termico, un deciso calo alla quota di riferimento di 850 hPa. Calo che sarà marcato e che si protrarrà almeno sino all’ingresso in ultima decade mensile, quando i valori dovrebbero riprendere a salire causa la rotazione delle correnti dai quadranti occidentali.
Per quel che concerne i valori di geopotenziale, sempre alla stessa quota di riferimento, si nota una lieve flessione in prossimità del giro di boa mensile. Ciò sarebbe dovuta alla parziale ingerenza gelida continentale annessa al nucleo in posizionamento tra penisola ellenica e basso Adriatico. Il che starebbe a significare condizioni mediamente stabili, tuttavia non si escludono locali fenomeni su zone interne dei settori tirrenici. A seguire nuovo rialzo dei valori, per estensione anticiclonica verso il Mediterraneo.