Il minimo barico sceso dal Mare del Nord verso il Golfo Ligure, ha attivato correnti umide dal Tirreno verso l’Arco Alpino.
Il successivo spostamento del minimo in direzione della Germania, ha favorito nevicate sulle Alpi un po’ su tutti i versanti, tanto da far pensare di essere arrivati a novembre, per la quota alla quale è sceso il manto nevoso.
La temperatura più bassa si è registrata ieri in Svizzera, sulla Jungfraujoch, ad un’altezza di 3580 metri, ove si sono misurati -12,3°C, segue il nostro P.Rosà, sito a 3480 metri di quota, ove la temperatura è scesa fino a -10,0°C.
Ma ha fatto freddo anche sulla montagna svizzera di Corvatsch, ad un’altezza di 3315 metri, dove la temperatura è arrivata fino a -9,3°C.
Scendendo sotto quota tremila, non troviamo più delle minime notturne sotto lo zero a due cifre, ma si ritrovano anche abbondanti nevicate.
E’ questo il caso della vetta tedesca dello Zugspitze, ove, a 2960 metri di altezza, ritroviamo una temperatura minima di -7,4°C, ma anche la caduta di 34,8 mm di neve fusa, che ora raggiunge un’altezza di 50 cm.
Sul nostro Passo dello Stelvio, la temperatura minima di stanotte è risultata essere di -10,3°C, e la neve fresca è alta 50-60 cm almeno.
A Sonnblick, in Austria, a metri di altezza, si sono registrati -6,6°C, ed il manto nevoso è alto 38 cm, le nevicate non sono state particolarmente abbondanti.
Per quello che riguarda le Alpi italiane, i -2,6°C registati sul Monte Paganella, a 2121 metri di altezza, in Trentino, hanno portato ad un manto bianco di 16 cm di altezza, mentre al Passo Rolle, sempre in Trentino, a 2002 metri di quota, la neve è alta 23 cm.
Anche l’Appennino ha beneficiato della prima neve, sia in Abruzzo sul Gran Sasso, che sul Monte Cimone, in Emilia, ove, a 2165 metri di altezza, la neve è alta 7 cm, con una temperatura minima di -0,8°C registrata ieri.