SPAGNA ALLE PRESE CON UN VORTICE FREDDO La figura ciclonica, che si è isolata sul comparto iberico, ha determinato non solo piogge molto abbondanti (punte superiori ai 100-120 mm nelle ultime 48 ore in molti settori costieri di levante della Spagna), ma anche un corposo calo termico rispetto allo scenario meteo quasi tipicamente estivo che dominava nei giorni scorsi, quando erano stati persino sfiorati i 30 gradi. L’aria fredda presente in quota (nocciolo di -32°C a 5500 metri d’altezza) si è riversata nei bassi strati in seguito alle intense precipitazioni. In nottata la colonnina di mercurio è precipitata a ridosso dello zero persino sulla città di Madrid, favorendo una debole nevicata che in parte è riuscita ad attecchire al suolo, a circa 500-600 metri. Non male per un paese che stava convivendo con scenari estivi e soprattutto una pesantissima siccità parzialmente alleviata in qualche zona dalle ultime piogge.
RESTO D’EUROPA NELLE MANI DELL’ANTICICLONE Il sistema ciclonico, tra l’Iberia ed il Golfo di Biscaglia, si impernia attorno a due distinti piccoli vortici, ben visibili dal Meteosat: il primo sul cuore dell’Iberia ed il secondo poco al largo delle coste della Bretagna. L’avanzata verso est delle perturbazioni è resa impossibile dallo strapotere anticiclonico che domina poco più ad est, ma anche sulle restanti aree dell’Europa Centro-Occidentale. I massimi barici al suolo risiedono sulla Germania e questo vasto dominio stabilizzante ha visto ancora il permanere di temperature molto elevate per il periodo, specie sui Balcani, dove si sono localmente raggiunti i 25-26 gradi nelle ore diurne. Il freddo resta relegato alla Russia Europea, con Mosca che ha avuto ulteriori nevicate e temperatura incollata allo zero anche in pieno giorno.
ITALIA, TEPORE CON PUNTE DI 25 GRADI La figura d’alta pressione si è ulteriormente consolidata sul nostro Paese: d’altronde, quando un vortice ciclonico stazionario insiste sull’Iberia, ecco che l’Italia ed il Mediterraneo Centrale vengono abbracciati dai promontori stabilizzanti che si avvalgono di respiri di matrice nord-africana. Non a caso, le temperature hanno subito ulteriori aumenti, specie lungo il versante tirrenico: le temperature massime più alte si sono toccate sul Lazio, sulla Toscana e sulla Campania, con picchi di 25 gradi a Frosinone, 24 gradi a Guidonia, Latina e Pisa. Il sole è tornato diffusamente a prevalere un po’ ovunque, salvo innocue velature sul Basso Tirreno e sulla Sicilia.