In molti lo avranno letto, abbiamo dedicato un approfondimento al trend meteo climatico di ottobre, mese ormai imminente.
Nello specifico vi mostrammo le mappe americane CFSv2 inerenti le possibili anomalie termiche e pluviometriche. Da quelle mappe il risultato era semplice: un ottobre piovoso e termicamente in media.
Ora, così come avvenuto in passato ci siamo presi la briga di analizzare alcuni pattern specifici. Anzitutto torneremo a parlare di Vortice Polare, perché con l’accorciarsi delle giornate ecco che sul Circolo Polare Artico si sta già strutturando quella figura ciclonica responsabile delle sorti invernali dell’intero emisfero.
Detto che le proiezioni americane lo danno debole per tutto il mese di ottobre, in questo momento è già disturbato al punto che precoci irruzioni fredde andranno a interessare la Russia e il comparto siberiano. Ovviamente con neve.
Poi c’è “la Nina”. C’eravamo lasciati, tempo fa, con l’incertezza ed ecco che ora l’indice ENSO sembra orientato verso una blanda negatività.
Una “Nina” debole per intenderci, ma che potrebbe avere ripercussioni su un altro pattern che ci riguarda molto da vicino: la NAO. In queste condizioni la NAO potrebbe, nei prossimi mesi, mostrarsi positiva. Ma stiamo già andando verso l’inverno.
Diciamo che nei mesi di ottobre e novembre proseguirà il meteo dinamico e occhio, perché potremmo assistere a blocchi anticiclonici scandinavi con ondulazioni meridiane capaci di portarci precoci irruzioni fredde.
Irruzioni che potrebbero manifestarsi già a novembre, il che significherebbe buoni apporti nevosi per le nostre montagne e un toccasana per le nostre riserve idriche.
Quel che preoccupa è che tali incursioni meridiane potrebbero esaltare pericolosamente i contrasti termici, favorendo la genesi di vortici instabili particolarmente cattivi sui nostri mari.
Ed ecco, quindi, che ottobre potrebbe rivelarsi il mese più propizio a fenomeni atmosferici particolarmente violenti. Insomma, tutto suggerisce un autunno scoppiettante.