Siamo reduci dagli ultimi 7 giorni contrassegnati da meteo decisamente travagliato, durante i quali si sono purtroppo andati a succedere episodi meteo estremi, fra le quali spicca la tragica alluvione in Sardegna verificatasi proprio lo scorso lunedì 18 novembre. Nell’arco di tutta l’ultima settimana il contesto meteo è comunque rapidamente mutato: da una fase termica sopramedia siamo passati all’intrusione di masse d’aria ben più fredde ed instabili, preludio al prepotente ingresso invernale che vivremo in tutta evidenza proprio in questi giorni, a causa dell’ingresso di un più consistente impulso artico. Abbiamo già evidenziato a più riprese il previsto tracollo termico, con valori in picchiata che potrebbero permettere l’arrivo delle prime nevicate fino a quote estremamente basse, localmente anche in pianura.
Dove saranno concentrate le precipitazioni? La mappa in basso mostra la fenomenologia totale dei prossimi 7 giorni (fino al prossimo 1° dicembre) e conferma che saranno le regioni adriatiche e quelle del Sud le più penalizzate, uniche aree dove gli accumuli settimanali di precipitazione potranno localmente superare i 100 mm (e di conseguenza neve abbondante sui rilievi più esposti ai venti freddi nord/orientali, anche a quote molto basse). Ben poche precipitazioni si avranno al Nord (salvo la Romagna) e medio-alto versante tirrenico, più riparati rispetto alla circolazione da nord. Per tutti i dettagli rimandiamo alla rubrica delle previsioni meteo, ma nel complesso sarà una settimana prettamente invernale, molto meno perturbata di quella passata ed un occhio di riguardo va anche alla Sardegna, dove le precipitazioni saranno molto modeste (concentrate specie ad est) e ciò dovrebbe agevolare le operazioni di ritorno ad una relativa normalità.