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Forte perturbazione in sfondamento dalla Francia, sospinta dall’aria fredda

di Mauro Meloni
07 Nov 2009 - 16:31
in Senza categoria
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Fronte perturbato alle porte, pronto ad innescare una profonda ciclogenesi sui mari italiani che, supportato dall'aria artica, si appresta a portare una lunga fase di tempo decisamente vivace, in pieno stile pre-invernale. Si può cliccare l'immagine per la versione ingrandita. Copyright 2009 Eumetsat.
Gran parte d’Italia ha risentito oggi di una sostanziale tregua, con tempo migliore ed ampie schiarite. Si tratta solo di una parentesi flash, giusto il tempo brevissimo dell’avvicendamento fra un fronte perturbato e l’altro. Il nuovo assalto perturbato, in arrivo dalla Francia, è coadiuvato da un consistente apporto d’aria artico-marittima, ma questo non deve far supporre che stia giungendo una fase meteo rigida o di stampo pienamente invernale.

Le masse d’aria d’origine artico-marittima sono particolarmente fredde alle quote superiori dell’atmosfera piuttosto che nei bassi strati e per questo motivo si vengono a realizzare quei vigorosi contrasti termici verticali in grado di innescare condizioni di forte instabilità atmosferica. Come appare evidente dal Satellite, al seguito del fronte perturbato si nota tutta una vasta area costituita da nuvolosità frastagliata e “puntinata”, che si dispone lungo un corridoio dall’Irlanda al Golfo di Biscaglia ed alla Francia Occidentale. Si tratta delle tipiche nubi cumuliformi a ciottolato, generate proprio dalle discese d’aria fredda in quota.

Come già anticipato, la giornata odierna è stata finora migliore di quelle precedenti lungo le Stivale, con le schiarite protagoniste già dalla scorsa notte che hanno favorito abbassamenti termici rilevanti sul Centro-Nord anche su varie località di pianura. Non si sono avute gelate, ma i valori minimi si sono assestati pochi gradi al di sopra dello zero non solo in Val Padana, ma anche sulle zone interne della Toscana e del Lazio.

La vecchia perturbazione, quella che ha portato diffuse condizioni di maltempo nella giornata di ieri, si trova ancora attualmente distesa fra lo Ionio e le zone balcaniche: si tratta ormai di un fronte quasi stazionario il rallentamento della sua evoluzione verso levante è causato dal muro anticiclonico di matrice subtropicale disposto fra il Mediterraneo Orientale ed il Mar Nero. Il Sud ha ancora risentito di nubi e precipitazioni, specie lungo i settori costieri ionici, ma i temporali più organizzati si sono trasferiti al largo sul Mar Ionio. Ora residui rovesci insistono sul Salento.

Tutta l’attenzione è ormai rivolta alla nuova perturbazione pronta a graffiare da nord. Attualmente si segnalano deboli isolati piovaschi sul Nord-Ovest e qualche pioviggine insistente sull’Alta Toscana, dettata dall’addossamento orografico delle nubi per le correnti di Libeccio. Quel che è più importante da rilevante è la consistente linea temporalesca in formazione al largo delle coste nord-occidentali della Sardegna. Quest’area convettiva si dovrebbe ulteriormente rinvigorire nella fase d’avvicinamento all’Isola, ove darà luogo a forte maltempo in serata, anche per il contestuale rapidissimo approfondimento di un minimo barico orografico tra il Mar Ligure e la Corsica.

Ciò rappresenterà l’inizio della dinamicissima fase meteo instabile ed a tratti perturbata che caratterizzerà la giornata festiva, nella quale saranno protagonisti anche i venti che sfavoriranno ulteriormente le intenzioni di tutti quelli che speravano in una domenica da poter trascorrere in tranquillità all’aria aperta. L’ingresso dell’aria fredda in quota farà il resto, favorendo apporti nevosi fino a quote attorno ai 1000 metri non solo sull’Arco Alpino, ma anche sulle zone settentrionali appenniniche.

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