La fase di Alta Pressione del fine settimana, che porrà fine al lungo predominio delle correnti relativamente fredde orientali, sarà immediatamente messa in bilico dall’incedere di una circolazione depressionaria proveniente dalla Penisola Iberica. Una vera rivoluzione si va articolando sul medio termine, fino a ieri sottovalutata dai principali centri di calcolo.
Le emissioni modellistiche di questa mattina danno notevole credito a questo cambiamento del tempo da ovest, con un’attiva area di Bassa Pressione che si organizzerà fra Mediterraneo Occidentale e Marocco, in graduale movimento verso i mari occidentali italiani, ove apporterà maltempo.
Cerchiamo di focalizzare l’attenzione sugli effetti del peggioramento, benché sia ancora prematuro fidarsi delle attuali proiezioni di localizzazione delle piogge, riferite al medio termine. Questa è comunque la tendenza delineata dal modello GFS di questa mattina: nella giornata di Lunedì la Sardegna, la Liguria e l’Alto Tirreno saranno le zone più sensibili alle prime abbondanti precipitazioni.
Nella giornata di Martedì 30 la depressione al suolo si andrà a collocare nei pressi della Sardegna, mentre il perno dell’onda ciclonica in quota (500 hPa) si troverà poco più ad ovest, tra Baleari e coste nord-algerine, segnale di una struttura di Bassa Pressione ancora attiva.
In tal modo le piogge raggiungeranno anche il Nord-Est, ma soprattutto le regioni centrali, ove si potrebbe avere forte maltempo (come si evince dalla carta in basso). Le ECMWF, pur confermando il peggioramento, sostengono una traiettoria più bassa del minimo barico, con il maltempo che potrebbe limitarsi al medio-basso versante tirrenico ed alle Isole.
Il maltempo non si esaurirà in breve tempo: per Mercoledì 1 Ottobre, secondo la tendenza ribadita dal modello americano, un nucleo depressionario insisterà fra Sardegna e Mar Tirreno Centro-Meridionale. In questa fase la figura depressionaria sull’Italia sarà alimentata da masse d’aria più fresche d’estrazione nord-atlantica, in entrata dalla Porta del Rodano. Le maggiori piogge potrebbero insistere lungo una fascia di confluenza, compresa fra la Sardegna ed il Centro Italia.
La fase depressionaria appena descritta favorirà, in un primo tempo, la risalita di correnti decisamente più miti d’estrazione nord-africana. Già nella giornata di Domenica i valori termici tenderanno a riallinearsi su valori pressoché prossimi alla media del periodo, ma la salita delle temperature si farà sentire maggiormente nei giorni successivi, con il rinforzo delle correnti sciroccali.
Il cambiamento rispetto alla situazione attuale ed a quella in proiezione week-end, decisamente fredda per il periodo, si farà sentire. Tuttavia la sensazione d’addolcimento termico sarà limitato sulle aree interessate da venti e precipitazioni. Nella mappa in basso si può notare la variazione termica, in appena 24 ore, delle temperature a 1500 metri d’altezza, fra Domenica 28 e Lunedì 29.
Sul lungo termine, al seguito di questo peggioramento, restano in piedi le ipotesi di nuove possibili incursioni fredde, ad opera di aria artica messa in moto da sprofondamenti depressionari meridiani d’origine scandinava. L’evoluzione va monitorata costantemente step dopo step, con i vari aggiornamenti per comprendere meglio le probabilità di una tale costruzione barica.
Questa mattina si confermano le mappe ECMWF più ottimistiche su possibili interazioni fredde fin sul Mediterraneo, benché la possibile avvezione fredda sia più smorzata e marginale di quanto si poteva cogliere dalle emissioni di ieri mattina.