L’occhio ciclonico di Peter (990 hPa) sorveglia senza distrazioni l’intero versante nordatlantico. Il suo fronte occlusivo sovrasta l’Irlanda. Gli scontri termici si spengono al largo delle coste francesi, temporaneamente bloccati dalla struttura anticiclonica mitteleuropea di Barbeleis.
Il suo vertice a 1027 hPa è posizionato al centro del Continente, ma in costante traslazione verso i Paesi orientali. Tra esso ed il mare altopressionario nordafricano, in distensione sul Mediterraneo, è posizionato un lungo fronte occluso che, con la sua aria instabile, si insinua all’interno delle Regioni settentrionali Italiane.
Questo serpentone occlusivo si spegne sopra i Pirenei con una ulteriore falla barica a 1018 hPa.
L’indebolimento anticiclonico subtropicale è ben testimoniato dall’immagine satellitare odierna. Le nubi dense e cariche di pioggia accompagnano l’aria instabile di provenienza alpina sopra le Regioni settentrionali italiane, trovando qualche spazio anche sui primi versanti appenninici.
La struttura nuvolosa occlusiva si pone da netto spartiacque tra l’alta pressione continentale, in viaggio verso i paesi austro-ungarici, e l’anticiclone nordafricano in costante possesso del Mediterraneo, ma in fase di rilassamento settentrionale.
Altre strutture cicloniche dominano i cieli europei. Ad occidente il ciclone Peter sovrasta le Isole Britanniche con piogge diffuse, mentre ad oriente la struttura depressionaria di Odin imperversa costantemente sui Paesi Baltici con le proprie nubi cumulonembiche e temporalesche.