ONDATE AFRICANE A RIPETIZIONE – La seconda metà di giugno è stata caratterizzata, alle latitudini mediterranee, dall’ingerenza quasi costante dell’anticiclone nord-africano, che ha determinato un lungo periodo con temperature ben sopra la norma. In particolare, nell’ultima settimana si è generata la nuova ondata africana, culminata con i massimi effetti fra domenica e lunedì, almeno sull’Italia. Nel suo insieme, notiamo l’Europa sostanzialmente divisa: una buona parte dei settori centro-occidentali hanno fatto registrare temperature sopra la norma, mentre anomalie negative si sono registrate tra le zone scandinave e l’area baltica. I massimi d’anomalia termica, con punte di oltre 5 gradi sopra la norma, si sono avuti sull’Europa Mediterranea.
CALDO RECORD – Non solo l’Italia ha subito direttamente gli effetti della vampata di calore sopraggiunta dall’entroterra algero-marocchino. Qualche primato di caldo è stato violato anche sulla Penisola Iberica. Ecco le località che hanno raggiunto picchi che non si erano mai registrati prima nel mese di giugno, dall’inizio della serie di rilevazioni: Fuerteventura Aeropuerto +41.6 °C (precedente record mensile di massima +38.6 °C del 14 giugno 1983), Jaén +39.5 °C (precedente record mensile di massima +39.2 °C del 29 giugno 1994) , Sta.Cruz de Tenerife +37.1 °C (precedente record mensile di massima +37 °C del 15 giugno 1983), Valladolid Aeropuerto +36.8 °C (eguagliato record mensile di massima +36.8 °C del 29 giugno 1950).