BASSA PRESSIONE SUL REGNO UNITO – La Depressione “Mina” si trova posizionata appena al largo dell’Irlanda e l’impronta degli ammassi perturbati associati non riesce ad andare oltre i settori occidentali del Continente: la sua avanzata è sostanzialmente bloccata dalla persistenza di un corridoio anticiclonico di blocco proteso dal Mediterraneo Centrale fino al Baltico. Deboli infiltrazioni d’aria più fresca riescono a lambire marginalmente parte delle regioni centrali europee e l’Arco Alpino. In queste aree avviene il contrasto con la massa d’aria caldo-umida ancora ben radicata nei bassi strati e che ha alimentato la formazione di ulteriori notevoli temporali, più organizzati tra Austria e Repubblica Ceca.
SI PLACA IL GRAN CALDO – L’ondata di calore si è considerevolmente attenuata sull’Italia Centro-Settentrionale, dove si sono registrate diminuzioni anche di 5-6 gradi rispetto al giorno precedente. Le temperature restano ancora assestate ben sopra la norma e non si tratta di una vera rinfrescata, se si considera che appena ieri (martedì 2 luglio) la colonnina di mercurio era salita su valori davvero molto elevati, in qualche caso da record, tra il Triveneto e l’Emilia Romagna. Il caldo intenso attanaglia invece ancora le estreme regioni meridionali ed in particolare la Puglia, unica regione dove si sono registrati valori massimi superiori ai 35 gradi, con punte di 38 gradi nel foggiano.
TEMPORALI IN MONTAGNA – La minore forza dell’anticiclone africano ed i contrasti fra l’aria fresca e quella caldo-umida hanno dato origine a temporali pomeridiani, i quali hanno colpito in misura maggiore le aree alpine e prealpine, soprattutto quelle del settore centro-orientale, tra le Orobie e le Dolomiti. Qualche isolato nucleo temporalesco si è formato anche nelle zone pedemontane di Veneto e Friuli, senza portare fenomeni significativi. La cumulogenesi pomeridiana si è attivata in modo vivace, durante il pomeriggio, anche lungo la dorsale appenninica, con qualche isolato temporale scoppiato al confine tra Puglia e Basilicata, nonché sui rilievi della Calabria e della Sicilia.