Nonostante la presenza dell’anticiclone non è stato un avvio di inverno particolarmente caldo. Complici nebbie e foschie e nei primi giorni del mese le intense perturbazioni che hanno interessato il Centro-Sud Italia, le temperature nella prima decade di dicembre sono state nei pressi della norma climatica.
Secondo la mappa elaborata da weatherbell su dati NOAA/NCEP, gran parte d’Italia avrebbe avuto addirittura temperature un po’ sotto la media climatica del trentennio 1981/00. I dati da noi elaborati sono un po’ differenti, e vedono una leggera anomalia positiva rispetto ai trentenni 61/90 e 71/00 e un valore neutro rispetto al trentennio 81/00.
Ma la sostanza non cambia. Gli anticicloni invernali, anche se di natura dinamica e con radici subtropicali, come quello di questi giorni, non dappertutto portano il caldo, anzi in molte zone esaltano le inversioni termiche. Inoltre i primi giorni della decade sono stati ancora condizionati dalla precedente circolazione a carattere freddo, l’ultima decade di novembre si era infatti conclusa con un’anomalia termica negativa di circa 2 gradi.
Aumentando il dettaglio si nota come nei primi dieci giorni di dicembre abbia fatto più caldo del normale soprattutto sul settore alpino centro-orientale e in Liguria. Si tratta di zone non soggette ad inversioni termiche, e che hanno subito il maggior beneficio dal forte soleggiamento. Pianura Padana, Sardegna e regioni centrali sono state le zone più fredde rispetto al proprio clima medio.
Ampliando l’analisi territoriale, si nota come tutta l’Europa meridionale abbia avuto un avvio d’inverno freddo, con le uniche eccezioni proprio in parte del territorio italiano.