Scombussolamenti meteo a livello europeo per la repentina discesa di un fronte d’irruzione polare, che ieri osservavamo alle porte della Gran Bretagna: il nuovo contributo d’aria artica, particolarmente gelido alle altezze superiori della troposfera, si è propagato verso la Francia, addossandosi alle zone alpine. Nel frattempo, non si è certo esaurita l’influenza del lago d’aria gelida sull’Europa Centro-Orientale con valori decisamente rigidi e largamente sottozero anche in pieno giorno.
La svolta meteo ha fatto venir meno quelle condizioni ideali all’afflusso d’aria gelida dai Balcani verso l’Italia. La discesa perturbata sulla Francia ha infatti innescato un richiamo d’aria più umida da ovest alle nostre latitudini, con la formazione di una circolazione ciclonica in vicinanza del Nord Italia, con conseguente peggioramento sulle regioni centro-settentrionali, a carattere prevalentemente nevoso grazie all’aria gelida pre-esistente.
La perturbazione annessa alla discesa artica europea si è notevolmente ravvivata sull’Italia Centro-Settentrionale: le nevicate, che nei giorni scorsi colpivano quasi esclusivamente le regioni adriatiche, nelle prime ore odierne hanno iniziato a colpire debolmente il Nord e la Toscana fino alle zone pianeggianti, a parte il Piemonte, la Valle d’Aosta ed il Ponente Ligure. La neve ha poi toccato il Lazio interessando in maniera non solo coreografica persino la Capitale nel primissimo pomeriggio, prima di dar spazio alla pioggia con il sopraggiungere dei venti più miti di libeccio.
L’addolcimento termico aveva già interessato la Sardegna, con gran vento e pioggia dopo le ultime nevicate a bassissima quota della scorsa notte. Al momento le maggiori nevicate interessano il Triveneto, le zone interne della Toscana (continua a nevicare intensamente a Firenze) e tutta la fascia centrale appenninica, ancora fino a quote considerevolmente basse. Per l’Appennino sono attesi ingenti accumuli nevosi nelle prossime ore.