Benvenuta Primavera:
il 1 marzo sancì l’ingresso della primavera meteorologica, ma quella odierna è una giornata altrettanto importante perché decreta – ufficialmente – l’inizio della stagione astronomica. Oggi cade l’equinozio, ovvero il momento in cui la durata del giorno è pari alla durata della notte. Sino al 21 giugno osserveremo le giornate allungarsi, il sole risplendere in cielo per più tempo mentre la notte durerà un po’ meno. Insomma, checché se ne dica abbiamo intrapreso la via del semestre caldo.
20 marzo, è una giornata storica:
l’equinozio non è l’unico accadimento significativo del giorno. In tema di astronomia non si può non citare l’eclissi solare, che seppur parziale ha coinvolto anche il nostro Paese. Chissà quando capiterà nuovamente di assistere ad un fenomeno di tal tipo coincidente con l’equinozio stagionale. Non certo a breve termine. Al di là delle implicazioni socio-culturali del “Sole Nero”, il fenomeno ha catturato la nostra attenzione e ci ha distolto un pochino dalle tematiche prettamente meteorologiche. Ragion per cui ora accantoneremo l’argomento e ci dedicheremo all’evoluzione meteo-climatica perché senz’altro meritoria di accurato approfondimento.
Miglioramento effimero:
le ultime 48-72 ore hanno visto consolidarsi un cospicuo miglioramento. Il merito è attribuibile all’ingresso di un promontorio anticiclonico da sud, quindi di origine nord africana, in grado di stringere alleanza con la ben più estesa fascia altopressoria continentale. Il connubio è fragilissimo, lo abbiam detto, perché minato da crescenti azioni cicloniche tanto ad est quanto ad ovest. Non solo. In Scandinavia è in atto l’isolamento di una massa d’aria gelida che la cui importanza verrà svelata a breve.
L’instabilità del weekend:
abbiamo menzionato l’aria gelida perché nelle prossime 24-36 ore invierà un avamposto freddo verso l’Europa centro occidentale. In contemporanea avremo l’ulteriore avanzamento, ad est, dell’ampia struttura ciclonica iberico-marocchina. Quest’ultima fungerà da catalizzatrice verso l’aria fredda in arrivo e avrà modo di estendersi ulteriormente. E’ così che, a partire da sabato, il meteo subirà un nuovo peggioramento anche sul nostro Paese. S’inizierà da Sardegna e Alpi, si proseguirà col resto del territorio nazionale.
Perturbazioni a gogo:
purtroppo ci vediamo costretti a sottoscrivere le linee evolutive di metà settimana. In quell’occasione scrivemmo che avremmo avuto, probabilmente, un lungo periodo perturbato capace di protrarsi addirittura al periodo delle festività pasquali. Quell’ipotesi è ancora valida ed anzi, la costanza con cui i più autorevoli modelli battono quella pista non fa altro che accrescerne le quotazioni.
E se tornasse il freddo?:
uno degli elementi da tenere in debita considerazione è il posizionamento dell’Alta delle Azzorre. Assorbita l’ampia depressione iberica, tornerà ad impadronirsi dell’Europa occidentale. Da tale ubicazione potrebbe spingersi, parzialmente, verso il Regno Unito e in tal modo innescherebbe lo scivolamento di ondulazioni cicloniche relativamente fredde in direzione sud. Uno degli obbiettivi principali potrebbe essere rappresentato proprio dall’Italia.
Focus: evoluzione sino al 02 aprile 2015
Sabato e domenica saranno due giornate fortemente instabili, soprattutto la seconda delle due. Domani le precipitazioni si apriranno un varco in Sardegna, su Alpi e poi su Nord e Centrali. Dopodomani avremo fenomeni ben più diffusi e consistenti, che localmente potrebbero assumere carattere di rovescio o temporale. Ad inizio della prossima settimana subentrerà un nuovo miglioramento, ma anche stavolta si rivelerà effimero. Durerà presumibilmente sino a martedì, dopodiché una nuova ficcante perturbazione nord atlantiche andrebbe ad arrecare condizioni di maltempo.
Maltempo che stavolta potrebbe mostrarsi molto più cattivo, anche perché l’inserimento d’aria relativamente fredda potrebbe incentivare lo sviluppo di un profondo Vortice di Bassa Pressione. I vari modelli indicano un’evoluzione molto lenta della situazione, tant’è che non se ne dovrebbe uscire prima d’inizio aprile.
Evoluzione sino al 07 aprile 2015
Come sarà il meteo nelle festività pasquali? Forse, il condizionale è d’obbligo, avremo una prosecuzione della fase di maltempo e non escludiamo che ulteriori apporti freddi nord atlantici mantengano le temperature al di sotto delle medie stagionali.
In conclusione.
Come detto la scorsa volta, la primavera sembra voglia mostrarci il volto più capriccioso proprio in ultima decade.