La corrente a getto (in gergo tecnico definito “jet stream”) è un getto che corre rapido nei livelli più alti della troposfera ed è in grado di trasferire enormi masse d’aria da ovest a est. Caratteristica della corrente è rappresentata dalle cosiddette ondulazione che permettono il trasferimento di queste masse d’aria dai tropici alle al Polo. E viceversa.
Secondo i ricercatori dell’Università di Exeter (Regno Unito) e dell’Università di Melbourne (Australia), sarebbero proprio le ondulazione le responsabili delle estreme condizioni climatiche che hanno afflitto in tempi recenti l’emisfero settentrionale. Gli esperti sono giunti a questa conclusione analizzando i dati climatici del nostro emisfero nel trentennio 1979-2012. Lo studio si è focalizzato principalmente sull’andamento di temperatura e umidità rispetto alla lunghezza d’onda della corrente a getto. Studio che ha permesso di stabilire una correlazione.
In particolare si è scoperto che le ondulazioni più ampie hanno determinato le condizioni di siccità nella parte centrale del Nord America, sull’Europa e sulla parte centrale del continente asiatico. Al contrario, nella parte occidentale del Continente Asiatico sono affluite masse d’aria più umide con conseguenti maggiori precipitazioni. I risultati hanno dimostrato che questo tipo di onde accrescono il rischio di ondate di calore nella parte occidentale del Nord America e dell’Asia Centrale, mentre la parte orientale del Nord America è più esposte alle ondate di freddo.
“In alcune regioni questi venti portano condizioni estremamente calde, in altre portano freddo, o ancora piogge eccezionali piuttosto che siccità record”, ha dichiarato il dottor James Screen dell’Università di Exeter. Lo stesso Screen ha aggiunto che grazie a questa ricerca sarà più facile prevedere il tempo e combattere l’estremizzazione climatica. I risultati dello studio sono stati pubblicati su “Nature Climate Change”.