VORTICE IBERICO METTE ITALIA NEL MIRINO – Appaiono sempre più evidenti i sintomi di cambiamento, che porranno rapidamente fine al breve predominio dell’anticiclone africano sul cuore del Mediterraneo, responsabile della significativa fiammata sahariana che sta opprimendo parte dell’Italia. Le regioni settentrionali del nostro Paese sono ai margini dell’anticiclone e si trovano in un crocevia lungo il quale vengono a fronteggiarsi masse d’aria molto diverse: il richiamo caldo-umido africano nei bassi strati tende ad interagire non solo con gli sbuffi atlantici connessi alla depressione iberica, ma anche con le correnti più fresche in scorrimento sul Centro Europa e che lambiscono le Alpi. Questo flusso più fresco è legato ad un’ampia saccatura d’origine artica (responsabile del clima freddo di questo periodo sul Nord Europa), il cui fulcro si trova ad alte latitudini continentali, tra l’area baltica ed i settori nord-occidentali della Russia.
TRA GRAN CALDO E TEMPORALI – Dato il quadro poc’anzi descritto, il nostro Paese si trova pertanto diviso in due: l’alito africano si è ulteriormente intensificato sulle regioni meridionali e le due Isole Maggiori, dove i cieli sono stati in parte offuscati dalla presenza delle polveri sahariane in sospensione in atmosfera. Le temperature hanno subito un’ulteriore impennata, specie in Puglia e Sicilia, le regione più colpite dall’avvezione calda, con punte oltre i 36° in vista del picco che entro le prossime 24 ore potrà spingere i termometri localmente attorno ai 40 gradi per la prima volta nella stagione. Ben diversa la situazione al Nord, ove si manifestano in modo sempre più incisivo gli esplosivi contrasti innescati dall’interazione di masse d’aria diverse: i temporali, dalle Alpi e le Prealpi, si propagheranno facilmente nelle prossime ore verso le pianure, dando via ad un peggioramento che raggiungerà il culmine mercoledì, espandendosi verso le regioni centrali.
ANTICICLONE COSTRETTO A BATTERE IN RITIRATA – Quella che sta colpendo il Sud è maggiormente appropriato chiamarla fiammata sahariana, più che ondata di calore in virtù della durata assai limitata. Già giovedì il caldo si andrà attenuando, per l’inserimento dei venti più freschi di maestrale che favoriranno un moderato refrigerio. Ma nel week-end l’aria africana potrebbe tornare ad alzare la cresta, sempre per quanto concerne le regioni meridionali.