Un iceberg artificiale sulla Capitale Ulan Bator: questo è il modo piuttosto stravagante con cui la Mongolia cercherà di ottenere grandi vantaggi al fine di “raffreddare” il clima (e non solo) della propria stagione estiva. Come verrà realizzato il blocco di ghiaccio? Non saranno necessari grandi investimenti (il progetto è realizzabile con circa mezzo milione di euro) e tanto meno ci sarà bisogno di andare prelevare il ghiaccio dalla calotta polare. L’alimentazione del ghiaccio verrebbe garantita dal fiume Tuul Gool, che attraversa la capitale, esaltando con una particolare tecnica delle caratteristiche climatiche naturali, al fine di poter disporre di una maggiore quantità di ghiaccio (lungo il fiume che attraversa la Capitale) capace di resistere al riscaldamento estivo.
Premettiamo anzitutto che il clima della Mongolia è caratterizzato da una forte continentalità, con forti differenze fra l’inverno particolarmente rigido e l’estate piuttosto calda. A Ulan Bator, la Capitale della Mongolia, d’inverno la temperatura scende con grande frequenza anche al di sotto dei -30°C e la media dei valori minimi a gennaio arriva fino a -25°C. Nella stagione invernale il gelo è quindi particolarmente forte e persistente per diversi mesi: il Tuul Gol inevitabilmente tende a ghiacciarsi negli strati superficiali, tanto da consentirne l’attraversamento.
Il progetto di geoingegneria punta ad ottenere in inverno un maggiore spessore dello strato ghiacciato del fiume. In che modo si arriverà a questo risultato? Il sistema prevede la foratura artificiale della crosta ghiacciata del fiume in più punti nel corso dell’inverno, così da consentire all’acqua corrente sottostante di emergere in superficie e quindi di formare ulteriori strati successivi di ghiaccio nelle gelide ore notturne. Il progetto raggiungerebbe il suo scopo se lo spessore del ghiaccio del fiume arriva ad espandersi fino a 7 metri, livello ritenuto sufficiente per far sì che il blocco solido possa durare per tutto il periodo estivo, senza sciogliersi del tutto.
L’intenzione quindi è di sfruttare questo ghiaccio in estate ed in caso di esito positivo si punterà ad usare questo processo, laddove possibile, anche in altre città del nord della Mongolia. Quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso questa tecnica? Di certo una presenza più massiccia di ghiaccio potrà fungere da regolatore della temperatura estiva di tutta l’area, che quindi potrebbe leggermente scendere con conseguenze positive dal punto di vista dei consumi dell’energia elettrica per minore utilizzo dei condizionatori. Il progetto punta tuttavia ad assicurare inoltre l’erogazione d’acqua potabile ed irrigua durante i mesi estivi. Non è la prima volta che si ricorre a progetti similari, in passato questo metodo è stato utilizzato dalla Corea del Nord per consentire l’attraversamento dei fiumi ai mezzi corazzati, mentre i russi hanno realizzato giganteschi blocchi di ghiaccio come appoggio di strutture per la perforazione petrolifera.