Pioggia neve e vento interessano l’Italia ormai da tre giorni. Il peggioramento è giunto domenica sul Nord Ovest e si è rapidamente esteso sul resto del Nord e sulle aree tirreniche del Centro. Più a riparo il Sud, dove l’emergenza, specie in Sicilia, è stata rappresentata dal forte vento di Scirocco.
Le cronache odierne ci raccontano di esondazioni, frane, alberi caduti per il vento, purtroppo ancora una volta di vittime.
La situazione più critica la sta vivendo il Piemonte. Dopo quasi 72 ore di piogge ininterrotte il Tanaro lungo quasi tutto il suo percorso, e la Bormida, hanno superato il livello di piena straordinaria. Apprensione ad Alessandria, già duramente colpita dall’alluvione del 1994, dove alcuni quartieri sono stati precauzionalmente evacuati.
Sono infatti ingentissime le precipitazioni cadute tra basso Piemonte ed entroterra ligure, zona in cui questi fiumi nascono: a Calizzano (SV) si sono toccati i 220 mm, a Cairo Montenotte (SV) 209 mm, a Mallare (SV) 196 mm, a Murialdo (SV) 185 mm, a Ormea (CN) 168 mm, a Briga Alta (CN) 160 mm, ed oltre 200 a Col di Nava (IM). Ma anche in pianura si sono avuti accumuli superiori ai 100 mm ad Alba ed Asti.
Anche il bacino del Po è sotto stretta osservazione. Nel tratto piemontese è stato superato il livello di piena ordinaria, ma non quello di piena straordinaria. Situazione critica nel pavese, dove il Po transita dopo aver ricevuto le acque del Tanaro e del Ticino.
Le precipitazioni più intense si sono avute però nel verbano e nel biellese, dove localmente si sono superati i 300 mm di accumulo. Piogge intense anche nel novarese, nel capoluogo caduti 152 mm, a Borgomanero 183. Nel torinese precipitazioni ingenti soprattuto nel settore del Canavese e delle Alpi Graie, con accumuli localmente superiori ai 200 mm. A Torino città ben 89 i mm caduti nelle ultime 48 ore.
Anche in Valdaosta precipitazioni intense, con neve a quote basse per il periodo. Ad Aosta caduti più di 50 mm, a Donnas circa 100.
La neve è caduta a quote basse anche in Piemonte, soprattutto nel cuneese, dove ha fatto fugaci apparizioni fin dai 700/800 metri di quota. La situazione è eccezionale a Limone Piemonte, dove a quota 1800 metri vi sono oltre 3 metri e mezzo di neve, di cui circa 1 metro caduta durante questi ultimi giorni.
La situazione è meno critica in Liguria, dove non sono mancate tuttavia situazioni di pericolo dovute soprattutto a frane e smottamenti. Gli accumuli di pioggia maggiore si sono avuti nell’entroterra savonese e imperiese, di cui abbiamo già dato conto in questo articolo. Sulla Riviera di Ponente e fino a Genova piogge un po’ inferiori ma lo stesso abbondanti, questi gli accumuli nelle principali città rivierasche: Sanremo 120 mm, Imperia 110 mm, Albenga 90 mm, Savona e Varazze 100 mm, Genova Sestri AP 113 mm, Genova Albaro 135 mm. Decadono rapidamente gli accumuli sulla Riviera di Levante, portandosi sotto i 50 mm già nella zona di Recco.
Piogge molto copiose anche in Lombardia, soprattutto tra varesotto, comasco ed alto milanese. Nella sola giornata di ieri diverse le località che hanno superato i 100 mm di precipitazioni, mentre a Milano città sono caduti circa 60 mm. Anche in Lombardia come in Liguria, accumuli che decrescono rapidamente procedendo verso Est.
Da qualche ora è in atto un miglioramento a partire dal Piemonte e dalla Liguria occidentali, miglioramento che si farà strada anche verso la Lombardia.
Sul Nord Est e sull’Emilia-Romagna (eccetto la parte più occidentale della regione) il peggioramento è stato meno incisivo, ma anche il miglioramento sarà più lento a venire. Il vento di scirocco ha causato il tipico fenomeno dell’acqua alta a Venezia e le piogge, seppur non comparabili con quelle del Nord Ovest, non sono mancate. Nella Pianura Veneta segnaliamo gli accumuli di Treviso con 44 mm e di Venezia con 43 mm.