L’aspetto principale che emerge dall’analisi accurata delle ECMWF di questa mattina è rappresentato da un Anticiclone duro a morire sul settore centrale del Mediterraneo. A seguito della fase d’erosione dei prossimi giorni, associato al transito di una lieve saccatura oceanica sul finire della settimana, l’Alta Pressione si riscatterà subito riconquistando il terreno perduto, ma vediamo con quali modalità si articolerà questa complessa evoluzione
Già dalla giornata odierna l’Anticiclone sub-tropicale sta iniziando a mostrare i primi segni d’invecchiamento, permettendo a della nuvolaglia innocua di tipo alto di trascinarsi fin sul Nord Itala, convogliata dal flusso temperato ed umido sud/occidentale di matrice nord-africana.
L’egemonia anticiclonica arretrerà molto lentamente il proprio raggio d’azione, tramutandosi nei prossimi giorni in un campo barico dalle caratteristiche maggiormente oceaniche, piuttosto che sub-tropicali, a causa del progressivo colmamento della goccia fredda sull’Iberia. Maggiore vivacità si attende tra Giovedì 16 e Venerdì 17, quando i massimi dell’Alta Pressione rinforzeranno sul Medio Atlantico, permettendo l’approccio di una saccatura ciclonica nord-atlantica verso i settori centro-occidentali europei, giungendo a coinvolgere parte del nostro Paese.
Il transito dell’ondulazione ciclonica sarà causa di un marginale peggioramento di breve durata sul Nord Italia, in quanto le ECMWF intravedono un successivo immediato rinforzo anticiclonico in pieno week-end, differenziandosi dagli altri modelli di previsione. Da cosa scaturirà la risalita di un cuneo sub-tropicale sulle nostre regioni? Ebbene, l’Anticiclone sul Medio Atlantico tenderà a protendersi rapidamente in direzione dell’Europa Centro-Occidentale, causando una biforcazione del flusso umido ed instabile oceanico.
Una parte dell’ondulazione depressionaria proseguirà il suo tragitto ad est in direzione dell’Europa Orientale, mentre l’incremento pressorio sull’Europa Centrale determina il distacco dal flusso principale atlantico di un nucleo secondario, in isolamento sul Golfo di Biscaglia e sulla Penisola Iberica.
Le successive dinamiche indicano l’ulteriore affondo del cut-off ciclonica verso il Marocco tra le giornate di Domenica e Lunedì, tipica configurazione barica favorevole alle risposte altopressorie di matrice sub-tropicale sui bacini italiani (correnti sciroccali sulle Isole Maggiori), nell’ambito di una situazione già vissuta nell’arco degli ultimi giorni.
Il ritorno del promontorio stabilizzante di matrice sub-tropicale, più attivo sul Centro-Sud ed Isole, potrebbe tuttavia configurarsi come un semplice “mordi e fuggi”, in quanto le mappe di lungo termine, a 9-10 giorni del prestigioso centro di Reading, ipotizzano un più incisivo cambiamento sul Mediterraneo Centro-Occidentale.
La vasta depressione islandese-scandinava, in netto rinforzo, proverà ad abbassarsi di latitudine, riagganciando il cut-off morente tra Penisola Iberica, Marocco ed Isole Baleari. Questo fornirà maggiore spinta meridiana e, grazie ad una rimonta dell’Alta Pressione delle Azzorre verso l’Atlantico Portoghese, l’intera onda depressionaria potrebbe raggiungere le nostre regioni, portando quella tanto sospirata ondata di maltempo, in un mese di Ottobre finora piuttosto asfittico dal punto di vista delle precipitazioni.
Trattandosi di una tendenza così a lunga gittata, è necessaria prudenza ed il costante raffronto con le altre mappe. Tuttavia, per il momento va ben monitorato il lieve peggioramento previsto per la seconda parte della settimana, già annunciato da tempo, per valutare se davvero si tratterà di una sortita depressionaria timida e temporanea, in attesa d’attacchi perturbati nord-atlantici più incisivi.