Arriva il maltempo. Finalmente dopo quattro mesi l’Italia assaggerà i rigori dell’inverno. Puntualizziamo subito che la ondata di gelo e neve che interesserà il nostro paese interesserà soprattutto il centro nord. Siamo alle prese con aria artico marittima, una massa di aria fredda di entità cospicua.
La massa di aria artica come al solito produrrà maggiori effetti se accompagnata da precipitazioni. Ed è questo il punto. Le regioni come il Lazio o la Toscana meridionale e Sardegna settentrionale potrebbero avere nevicate anche al piano se arrivasse l’isoterma di -35° a 500 Hpa. Stesso discorso per l’ Abruzzo per il quale mi sento di poter prevedere neve sopra i 400 m ma con possibile discesa a valori minori nella giornata di Giovedì. Infatti le precipitazioni, che non mancheranno, riverserebbero al suolo un ingente quantitativo di aria fredda che permetterebbe alle precipitazioni di essere nevose anche con temperature a 850 Hpa vicine ai -5°C.
Diversa invece sarà la situazione al nord dove a un primo nucleo freddo che potrebbe portare la neve in tutta la pianura padana da mercoledì fino alle prime ore di giovedì, potrebbe seguire una nuova situazione di maltempo dovuta a una risalita di una depressione dal Tirreno. Questa ipotesi che è una delle tante possibili è una delle tante variabili indipendenti che il nostro caldo mare Mediterraneo potrebbe generare. Infatti è chiaro che le interazioni fra una massa di aria così fredda e un mare più caldo del normale alla fine di uno degli inverni più caldi degli ultimi anni potrebbe mischiare le carte e creare una vera e propria situazione esplosiva. Il nowcasting in questi casi è necessariamente decisivo.
Pongo l’accento dunque sui grandi contrasti che inevitabilmente verranno a crearsi. Sarà uno spettacolo naturale ma è chiaro che le autorità e i cittadini dovranno prestare massima attenzione alla situazione che è in atto.
Concludo con le regioni meridionali. Che saranno interessate da piogge insistenti e nevicate sulle regioni tirreniche al di sopra dei 1500 m in un primo momento e sui 1000 m in un secondo momento, mentre la Sicilia dovrebbe avere solo insistenti precipitazioni con neve relegata alle cime e le regioni ioniche saranno un pò tagliate fuori.
Quindi poche soddisfazioni per le regioni meridionali per il momento, ma con un Febbraio che complice un riscaldamento stratosferico in atto potrebbe consegnare un inverno da ricordare anche per loro.