Dopo la calma apparente, descritta in un recentissimo editoriale, ora scorgiamo una carta ECMWF, che dopo innumerevoli mutamenti, si sta allineando rispetto ad altri modelli. Visto l’andamento delle due principali elaborazioni deterministiche , ECMWF e GFS, si prospetta una decente avvezione fredda sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo.
Al momento non possiamo certo esaltarci per la presa dinamica dell’Hp delle Azzorre sul lunghissimo raggio, ma possiamo, oggi più che mai, individuare una seria avvezione fredda che si potrebbe manifestare tra 9/10 gg a questa parte (tempo limite per una buona decenza previsionale fatta sulle base di frequentazioni).
Questa volta, sempre con tutte le cautele del caso ed in considerazione del lunghissimo spettro temporale considerato, sembra che tale flusso freddo possa essere una dei più forti dell’autunno appena iniziato e sino questa parte.
Questo editoriale non vuol indicare solo cautela, ma segnalare che, al contrario del passato, tale avvezione non sembra prospettarsi per mezzo di un nucleo freddo in quota circonciso, ma di una decisa saccatura del Vp, aperta, che potrebbe entrare franca, salvo naturali west & east shift, sulla nostra Penisola.
Se ciò avvenisse, in concomitanza del futuro raffreddamento delle terre ferme del nord-est europeo noi, con buona probabilità, andremmo ad anticipare/interfacciare una situazione tipicamente invernale che sulla carta risulterebbe assolutamente precoce .
Non è solo il determinismo che mi induce a questo pensiero, ma la stessa flora che, quest’anno come non mai, sembra avere una regolarità, sia nell’aspetto temporale che nei colori delle foglie. Una sorta di autunno, e qui vorrei rimarcarlo tra doppi apici, del tipo “canadese”.
Il raffronto potrebbe risultare assurdo, ma non del tutto. Le piante, elementi fondamentali ed induttive circa il clima che potrebbe essere, ci portano a pensare che il prossimo inverno potrebbe, finalmente, avere una normalità da tempo persa. Normalità che non si traduce solo ed esclusivamente attraverso un aspetto termico (freddo ed improduttivo) ma e soprattutto in una stagione ricca di precipitazioni che potrebbero essere, per diverse aree della nostra Penisola ed ovviamente con il passare del tempo, anche nevose.
Sono certo che per molti di voi potrebbe essere una soluzione sommaria, ma spesso noi siamo più proiettati verso gli indici atmosferici e molto meno spesso verso le regolari polluzioni della flora.
Diamo solo al tempo quel che il tempo necessita!
Step by step e sovvertiremo anche le previsioni stagionali.