Mercoledì 27 settembre alle 12 GMT Xangsane (Milenyo secondo la denominazione data dalla Pagasa, l’ente meteorologico delle Filippine) era un tifone di categoria 4 (venti sostenuti fino a 125 nodi), centrato a 13,1°N 123,6°E, ormai vicinissimo alle Filippine orientali, già interessate da piogge localmente torrenziali. Alle 18.30 dello stesso giorno esso era centrato a 13,6°N 122,6°E, con vento sostenuto fino a 120 nodi e pressione centrale 922 hpa.
Le piogge collegate al tifone Xangsane sono state già molto intense nell’isola Samar nella giornata di mercoledì 27 settembre. Sono stati registrati, tra le 12 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 225 mm a Catarman e 146 mm a Catbalogan. A Legaspi, nel sudest di Luzon, caduti 492 mm in 24 ore, dalle 18 GMT di martedì alla stessa ora di mercoledì. Altri accumuli in questo stesso intervallo di tempo: Alabat 166 mm, Pili 154, Infanta 144.
Dopo aver attraversato le Filippine, passando anche presso Manila (dove a titolo precauzionale sono state sospese le attività scolastiche) mercoledì notte, spostandosi in direzione ovest-nordovest, Xangsane tornerà in mare aperto, sul Mar Cinese Meridionale, facendo probabilmente un nuovo landfall sul Vietnam centrale tra sabato 30 e domenica 1° ottobre, ancora come tifone di categoria 2 o 3.
Nelle Filippine orientali sono già segnalate inondazioni e frane. Ovviamente in seria difficoltà i trasporti, con migliaia di persone bloccate nei porti per la sospensione dei servizi marittimi, naturalmente molto utilizzati in un arcipelago costituito da innumerevoli isole, come quello filippino.