L’arco alpino sarà interessato direttamente da una massa d’aria fredda in quota che verrà da nord. Già è segnalato un calo della temperatura rispetto ad ieri, ed i cieli sono di frequente grigi.
Le precipitazioni saranno scarse sul settore centro orientale, mentre sono attese fino a moderate, nel settore centro orientale, dove potrebbe nevicare sino a quote prossime ai 1000 metri in prossimità del crinale, e quindi tra l’Alto Adige, il Veneto settentrionale del Friuli. Qui stanotte lo Zero Termico è atteso in forte calo, sino ai 1400 metri delle Alpi Giulie.
La massa d’aria fredda in arrivo è notevole, ma non si spingerà decisa più a sud delle Alpi:
in Baviera, nella Svizzera settentrionale e nella Francia orientale, lo Zero Termico nella prossima notte scenderà sotto i 1000 metri, e così potrebbe cadere neve mista a grandine in città come Zurigo, Berna, ma specialmente su Monaco di Baviera.
Domani mattina, diverse località sciistiche delle Alpi centro orientali saranno ammantate di neve: in media si attendono circa 5 centimetri, ma anche meno.
Ma è neve di Primavera, inoltre le precipitazioni non saranno molto copiose, ed il benefico ai ghiacciai sarà effimero. Già a metà della prossima settimana lo Zero Termico salirà a 3000 metri di quota.
Insomma, per avere neve ai ghiacciai servono le classiche perturbazioni dell’Atlantico, in quanto, specie in Primavera producono le grandi nevicate che alimentano l’alta montagna di neve. Senza queste, e con le estati calde, episodi di freddo come quelli in arrivo non daranno alcun beneficio al patrimonio dei nostri monti.