PRIMO NOR’EASTER DELLA STAGIONE – Dopo la distruzione lasciata da Sandy e a poche ore dalla rielezione del Presidente Obama a capo della Casa Bianca, la costa orientale statunitense si trova a dover fronteggiare una nuova ondata di maltempo che di certo non ci voleva in zone che sono ancora in ginocchio, dal territorio quindi molto vulnerabile. Questa perturbazione non ha nulla a che fare con Sandy, in quanto non è un uragano d’origine tropicale, ma piuttosto si tratta di un tipico Nor’Easter (ovvero tempesta invernale, denominata Athena, con depressione che si viene a posizionare al largo della costa nord-orientale degli USA): si tratta pur sempre di un sistema ciclonico piuttosto intenso, tipico di questo periodo, che potrebbe fare ulteriori danni in aggiunta all’enorme distruzione lasciata dall’uragano. Onde alte oltre 6 metri, provocate dalle forti raffiche di vento che raggiungono Maryland e Massachussets, potrebbero anche spingere l’acqua dell’oceano in comunità costiere che non sono più protette da dune.
FORTI NEVICATE NEL CONNECTICUT – La neve, assieme al vento, è uno degli ingredienti principali di questo nuovo marcato peggioramento che si appresta a flagellare gli USA orientali. Neve e nevischio stanno cadendo anche a bassissima quota da Washington DC e Baltimora a Philadelphia, New York e Hartford, nel Connecticut, con qualche problema negli aeroporti. Sulle coste in genere piove, ma poco all’interno nevica e nevicherà abbondantemente per la notte. Al momento le bande di precipitazioni nevose più consistenti si trovano ancora sul Connecticut Occidentale. Anche su New York, ove si segnala qualche fiocco di neve misto a pioggia, è allerta meteo: a causa della tempesta in arrivo, sono stati sospesi i voli in arrivo ed in partenza. Ad ora sono stati cancellati oltre 290 voli secondo i dati dell’American Airlines. La città sta prendendo importanti precauzioni, inclusa la chiusura di tutti i parchi della City, anche se non sono state ordinate evacuazioni generali di massa.