Tali manifestazioni non sono del tutto “fuori dalla regola” se osservate in una fascia temporale media che potrebbe essere quella della prima decade del mese di giugno. In altre occasioni abbiamo assistito a questi fenomeni estremi, in particolar riguardo durante i mesi “limite” (giugno/settembre).
Quello che ci interessa maggiormente mettere in evidenza, dopo un periodo di (fine maggio/primi giorni di giugno) con temperature assolutamente gradevoli, in molte zone delle centro sud, è la prospettiva previsionale futura ancora molto incerta.
La “bella stagione” sembra avanzare in maniera “singulta” e non si intravedono al momento, nei prossimi 6/7 gg, delle variazioni sostanziali circa la circolazione atmosferica sul comparto europeo.
Certamente non saremo più soggetti a questi “estemporanei picchi termici”, ma, nel suo complesso, la nostra Penisola rimarrà sotto l’influenza di “miti” correnti oceaniche che porteranno dei momenti di variabilità. La stabilità, relegata alla presenza dell’anticiclone caldo di matrice sub tropicale, per il momento, non sembra voglia stabilirsi stabilmente sul nostro Mediterraneo.
L’oscillazione media delle correnti, alla quota di circa 5.000 mt circa, non sembra portare delle ondulazioni rilevanti in corrispondenza della fascia sub tropicale ed in direzione del Mediterraneo centro meridionale. Potremmo quindi riassumere che, sino a quasi tutta le seconda decade del mese in corso, e come mostra il modello di Reading, non vi sia alcuna possibilità per un’onda termica calda, ma saremo caratterizzati da una marginale interferenza Atlantica, con deboli curvature anticicloniche.
L’appuntamento “estivo” è necessariamente rimandato a data da “definirsi”.