Per chi credeva che le miti temperature dei giorni scorsi preannunciassero l’imminente ingresso primaverile, ecco servito il più classico dei colpi di coda invernali. Dall’Europa orientale, nei prossimi giorni, si metterà in moto un vasta flusso di aria gelida che trafiggerà il cuore del Continente gettandosi poi nel Mediterraneo. Da ieri sono cambiate varie cose, prima fra tutti il posizionamento di quella perturbazione nord Africana che avrebbe spaccato l’Italia in due.
Va detto comunque che manca del tempo e nei prossimi aggiornamenti non è detto che si torni all’evoluzione di partenza. Sappiamo infatti che qualora si ha a che fare con moti retrogradi di nuclei di aria fredda anche i modelli di previsione evidenziano dei tentennamenti. Se prima veniva dato certo il solo coinvolgimento delle regioni Settentrionali, oggi sembra che il freddo possa espandersi anche al resto della Penisola causando condizioni climatiche prettamente invernali con la possibilità di neve a bassa quota su varie regioni.
Intanto domani la perturbazione si trasferirà verso Sud e interesserà ancora le regioni Centrali, con piogge, rovesci e delle nevicate sui rilievi appenninici. Nel corso del mattino non mancheranno residui fenomeni anche nelle regioni Settentrionali e la neve cadrà sino a bassa quota su Alpi, Prealpi e settori appenninici settentrionali. Le precipitazioni di maggiore consistenza interesseranno i versanti tirrenici, qui difatti si accentueranno le correnti occidentali che potranno divenire forti o molto forti sui settori meridionali.
Venerdì ecco il cambiamento. Aria piuttosto fredda fluirà in direzione delle regioni Centro Settentrionali, causando in consistente calo delle temperature. Le precipitazioni, sospinte da venti orientali e occidentali, interesseranno principalmente le Centrali Adriatiche e il Sud, con neve sino a bassa quota tra Marche, Abruzzo e Molise. Coinvolte parzialmente anche le regioni Settentrionali, soprattutto al mattino, quando potranno esservi dei fenomeni soprattutto sull’Emilia Romagna, il basso Piemonte e la Liguria. In questo caso non si esclude la possibilità di qualche fioccata in pianura.
Tra sabato e domenica l’aria fredda, sospinta da correnti orientali settentrionali, si espanderà verso il resto della Penisola. Le nubi interesseranno principalmente il medio versante Adriatico e il Sud, con qualche precipitazione che potrebbe risultare nevosa a bassa quota sull’Appennino centrale. Il tempo potrebbe divenire gradualmente instabile nelle Isole, complice un lieve richiamo d’aria più umida e mite in direzione della Sicilia. Al Nord avremo ampi spazi di sole intervallati da qualche annuvolamento, più probabile sull’Emilia Romagna ove tra l’altro non si esclude qualche sporadica nevicata probabilmente fin verso le quote pianeggianti.
In avvio di settimana l’aria fredda potrebbe fluire in parte anche dalla Valle del Rodano. Farà freddo su tutta Italia, di più al Centro Nord ove il clima sarà persino rigido. Attese delle precipitazioni sull’Emilia Romagna, nelle regioni del versante Adriatico e nelle Isole. Date le temperature sussiste il rischio, concreto, di nevicate a bassissima quota. In alcune regioni fin verso il piano.
In conclusione vorremo sottolineare come l’evoluzione sia comunque intricata. Lo abbiamo detto in apertura d’editoriale e lo confermiamo. Per questa ragione vi invitiamo a seguire i prossimi aggiornamenti, non escludiamo difatti che possano ancora esservi delle modifiche, anche consistenti.