Il Centro Meteo europeo ha elaborato la tenenza dell’indice A.O., l’Oscillazione del Vortice Polare (inglese: Arctic Oscillation) verso un valore negativo dall’8 di settembre.
In una prima fase, come si osserva dal grafico, l’indice appare debolmente negativo per tornare a 0 a metà mese, ma successivamente si scruta un affondo vistoso con picco il 24 settembre ad un index -4 circa.
Valore molto basso che favorirebbe turbolenze.
Per tutto il resto del mese di settembre ed i primi 15 giorni di ottobre, l’indice resterebbe in negativo. Le conseguenze potrebbero essere anche precoci ondate di freddo, ed in ottobre quindi anche neve a quote medio basse.
In una visione d’insieme, le conseguenze, seguendo lo schema teorico di quelle che sono dette teleconessioni, sarebbero di un tempo dinamico verso le medie latitudini, ed il termine precoce del clima estivo. Anzi, fine dell’Estate irruenta, caratterizzata da un’estremizzazione dei fenomeni atmosferici.
Si avrebbe una serie di acute saccature polari anche verso l’Europa, con conseguenti probabilmente anche importanti con irruzioni di aria polare, ed anche di periodi perturbati. Ma allo stesso tempo anche repentine ondate di calore.
Un indice negativo non è sempre e solo un indicatore di freddo, ma di dinamicità del tempo atmosferico, derivante da forti scambi di masse d’aria secondo i meridiani. E se da una parte scende aria molto fredda, dall’altra risale da sud aria molto calda.