Che l’Alta Africana abbia il pieno controllo della situazione è fuor di dubbio, basta osservare l’immagine satellitare per rendersi conto della sua tracotanza. Ma ovviamente, e non potrebbe essere altrimenti, vi sono delle aree d’Europa non protette adeguatamente e i risultati sono facilmente individuabili.
Da tenere sott’occhio soprattutto le aree confinali, laddove avviene lo scontro tra l’aria calda proveniente da sud e le fresche iniezioni atlantiche. I contrasti termici, enormi, generano possenti celle temporalesche in grado di produrre delle vere e proprie tempeste di vento, pioggia, fulmini e grandine grossa.
Poi vorremmo farvi notare come in corrispondenza dell’estremo Sud vi sia stata una lieve contrazione anticiclonica, dettata più che altro da una modifica dell’asse d’inclinazione. Questo fa sì che refoli d’aria fresca riescano ad inserirsi alle alte quote ed anche in questo caso i contrasti termici scaturenti daranno luogo a qualche temporale pomeridiano sulla dorsale appenninica centro meridionale.