L’evoluzione generale
Appena ieri si faceva riferimento alla classica configurazione barica primaverile, con l’alta pressione delle Azzorre indiscusso motore termico dell’intera Europa centro occidentale. Si giungerà alla conclusione della prossima settimana con tempo piuttosto fresco, specie lungo l’Adriatico, e localmente instabile, figlio di una vasta circolazione depressionaria presente tra l’Europa Centrale ed i Balcani.
Una circolazione che troverà alimentazione nell’aria fredda latente oltr’Alpe, mentre da Ovest si affaccerà, supponente, l’anticiclone oceanico. Alta pressione che gioverà di una profonda depressione che andrà a scavarsi in pieno Oceano, la quale, a sua volta, enfatizzerà un moderato supporto subtropicale alla matrice stabilizzante di chiara origine oceanica.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Apparentemente sembra che qualcosa sia cambiato rispetto ai giorni scorsi, perlomeno leggendo superficialmente quanto pocanzi espresso. Tuttavia è evidente come il tempo, perlomeno nel periodo d’osservazione collocabile tra il 15 ed il 20 del c.m., sia dominato da ondulazioni in seno alle correnti d’aria d’alta quota. Onde più o meno ampie, capaci di intervallare fasi moderatamente fredde, riferite al nostro Paese, ad altre certamente più miti e stabili.
Ed allora, affrontato l’ostacolo instabile che pare profilarsi per il prossimo weekend, ecco che, a conclusione dello stesso, si affaccerà da Ovest l’alta pressione delle Azzorre, regalando un deciso miglioramento del tempo dapprima sui settori occidentali, successivamente sul resto dell’italico stivale. Una fase che, se confermata nella sostanza, potrebbe portare temperature ben al di sopra delle medie stagionali.
Ma il proseguo potrebbe riservare nuove sorprese. Sì, perché non pare placarsi l’attività depressionaria in pieno Oceano, tale da determinare un nuovo tentativo dinamico dell’alta delle Azzorre in prossimità della conclusione della seconda decade del mese. Il che, tradotto in effetti tangibili sulle nostre regioni, potrebbe rappresentare l’avvento di una nuova fase piuttosto fresca ed instabile, d’entità ancora da valutare.
In conclusione
Uno schema barico che pare consolidarsi nel tempo, osservabile già dall’ultima decade del mese scorso, allorquando le correnti si orientarono decisamente dai quadranti settentrionali piuttosto che orientali. Possiamo pertanto ritenere che tal trend climatico sia in grado di tenerci compagnia per buona parte del mese corrente, sintomo della stagione primaverile che avanza.