Ormai da diversi giorni la Calabria è interessata da maltempo diffuso e nevicate che in alcuni tratti hanno messo letteralmente in ginocchio la viabilità. Chiusi per neve i tratti autostradali dell’A3 all’altezza di Mormanno e Sibari. Migliaia gli automobilisti bloccati da vere e proprie tormente che imperversano sul nord della regione da ormai tre giorni (la neve sull’altipiano della Sila ha raggiunto gli 80 cm.).
Ma se dalla provincia di Cosenza al basso Tirreno la situazione è davvero critica con temperature molto rigide e precipitazioni insistenti, nevose già a quote collinari, diverso è il discorso per quanto riguarda il basso Ionio reggino (in questi giorni forse una delle poche aree italiane risparmiate dalla colata artica) che di neve e freddo intenso non ne ha visto neanche l’ombra.
Secondo gli esperti, a determinare questa singolare situazione che vede questo tratto di Calabria letteralmente tagliata fuori dai ” freddi giochi polari” è stata la posizione del minimo depressionario, che attestatosi nel centro Italia, ha convogliato aria fredda fin sull’Algeria ed il Marocco, determinando abbondanti nevicate in quasi tutta la Sicilia con neve ad Agrigento, Trapani, e sulle colline di Palermo. Sommerse dalla neve le province di Caltanissetta ed Enna, su quest’ultima la temperatura rimane sotto zero anche di giorno.
Dicevamo della posizione del minimo, che avrebbe contribuito a favorire un richiamo di aria relativamente più mite dai quadranti sud occidentali, facendo così traslare il freddo più ad occidente. Attualmente nell’intera fascia ionica reggina, il cielo spazia dal sereno al parzialmente nuvoloso, con temperature che a circa 900 metri oscillano fra zero di minima e 3 – 4 C° di massima.
Confermata dunque per il momento l’anomalia climatica di questa particolare parte della Regione, da molti ritenuta fra le più calde e meno piovose dell’intera Europa. Se gli scenari non dovessero mutare nei prossimi giorni per i reggini amanti della neve si profilerebbe un’ennesima incredibile beffa.