PIOGGE STRAORDINARIE – La stagione primaverile meteorologica (trimestre che va dal 1° marzo al 31 maggio) è stata particolarmente ricca di precipitazioni, come certificato ora dai dati ISAC-CNR. A livello nazionale, le precipitazioni sono state del 20% oltre la media (periodo di riferimento 1971-2000), ma per il Nord Italia l’aumento delle pioggie rispetto alla media è stato del 50%. Si tratta per il Nord della tredicesima primavera più piovosa dal 1800 ad oggi, ma nell’ultimo secolo sono state pressappoco piovose come quest’anno le primavere del 1936 e del 1905 (piogge oltre la norma del 51 e del 53%). Per trovare primavere con piogge decisamente maggiori bisogna risalire addirittura al 1898 quando si ebbe l’88% in più di pioggia rispetto alla media.
TEMPERATURE SOPRA MEDIA – Potrà risultare per molti sorprendente, rammentando il periodo di freddo fuori stagione e nevicate che ha segnato proprio il mese di maggio. In realtà questo clima anomalo ha colpito soprattutto il Nord e tra l’altro la restante parte della primavera era stata invece piuttosto mite. Pertanto, rispetto al periodo di riferimento 1971-2000, a livello nazionale la primavera si è conclusa con un’anomalia positiva di 0,7°C risultando così la ventiseiesima stagione più calda dal 1800. In particolare, è stato particolarmente caldo il mese di aprile che è risultato essere di 2 gradi al di sopra della media ed il settimo più caldo nelle rilevazioni dal 1800 ad oggi.