La scelta di utilizzare l’immagine MeteoSat dell’Europa, piuttosto che della sola Italia, non è casuale. Per comprendere l’origine del peggioramento si deve guardare ad ovest, lungo l’asse franco-iberico. Qui, difatti, un’area di Bassa Pressione ha scalzato la calda Alta Pressione Africana generando enormi contrasti termici e devastanti temporali. Una situazione paragonabile ai mesi più caldi dell’estate, tant’è che la grandine caduta ha raggiunto dimensioni eclatanti.
La speranza è che quel che sta avvenendo in quelle zone non si ripeta con le stesse modalità sul nostro Paese, ma di certo le premesse non sono delle migliori. Fortunatamente l’inserimento d’aria fresca da est, laddove persistono dinamiche prettamente invernali, potrebbe smorzare i contrasti termici che altrimenti sarebbero stati ancor più vivaci. Non scordiamoci che la struttura altopressoria indicata in figura è di chiara origine africana.
Fin da stasera le condizioni meteorologiche subiranno un cambiamento, coi primi intensi temporali che raggiungeranno le zone alpine occidentali e la Liguria. In serata, poi, assisteremo allo sviluppo di altre celle temporalesche, più grosse, sul Tirreno centro settentrionale. Il bersaglio dovrebbe essere rappresentato dalle coste toscane e laziali. Domani, poi, la situazione precipiterà rapidamente e ahinoi ci vediamo costretti a confermare il rischio nubifragi.
Fonte immagine EumetSat 2013, rielaborazione grafica a cura della Redazione del Meteo Giornale.