Gerhard (970 hPa) ed Hans (973 hPa) dirigono l’orchestra depressionaria nordatlantica. Accompagnati da forti getti gelidi artico marittimi rivolgono verso le Isole Britanniche la loro intensità occlusiva.
Il loro fronte freddo si scaglia sopra le coste oceaniche francesi innescando violenti scontri di massa con la vicina superficie mite di origine azzorriana derivandone un cospicuo flusso umido in risalita verso l’entroterra settentrionale francese.
Sopra l’Italia si innalza la cresta anticiclonica nordafricana a 1021 hPa mostrandosi favorevolmente interessata ad ampliamenti repentini sui territori balcanici. L’ex-goccia fredda ellenica viene definitivamente emarginata verso la Turchia orientale.
Sopra le Repubbliche Baltiche non cessa l’azione gelida della depressione Fritz che, con il suo minimo a 1005 hPa, innesca una circolazione di aria fredda sopra le aree circostanti.
La propagazione nord-orientale della struttura ciclonica di Gerhard campeggiante tra la Scozia e l’Islanda è immortalata dal satellite Meteosat. La sua lunga scia occlusiva attraversa il Regno Unito per allungarsi sopra il Mare del Nord.
Ad occidente dell’Irlanda sopraggiunge insidioso un grappolo cumulonembico intento ad apportare, sulle vicine coste, situazioni temporalesche.
La distensione del fronte freddo e la conseguente risalita umida atlantica sopra il Golfo di Guascogna regala alla Francia nord-occidentale ed al Golfo della Manica rovesci prolungati, favorendo piccole incursioni proiettate verso il versante nord-occidentale alpino.
L’Italia e la vicina Penisola Balcanica sono interessati dalla risalita mite e secca dell’anticiclone nordafricano in fase di distensione sino al Mar Nero.
Risalendo di latitudine si possono osservare coperture nuvolose stratificate alte e fredde prodotte dalle emissioni gelide della depressione baltica. Neve intensa e freddo invernale agguantano il settore compreso tra la Finlandia e la Russia nord-occidentale.