L’evoluzione generale
Non si può di certo prescindere da quel che accadrà sull’Italia i prossimi giorni, quando al seguito della goccia fredda balcanica giungeranno correnti Sud occidentali assai sostenute. I motivi sono facilmente spiegabili, in quanto l’alta delle Azzorre (dopo la rottura del ponte con l’anticiclone Russo Scandinavo) si porterà verso il Circolo Polare Artico. Si innescherà così una nuova e profonda oscillazione delle correnti d’aria d’alta quota in seno ad un Vortice Polare quanto mai attivo. Ma stavolta la traiettoria pare essere più occidentale, con un nucleo gelido in posizionamento tra la Gran Bretagna e la Francia.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Gli effetti sulle nostre regioni saranno visibili ben presto, sottoforma di precipitazioni piovose abbondanti e nevicate che via via si limiteranno ad imbiancare copiosamente Alpi ed Appennini a quote mediamente in linea con l’andamento stagionale. Il perché è da ricercare nel suddetto vortice freddo che col suo movimento antiorario richiamerà intense correnti Sud occidentali verso la nostra Penisola.
Correnti piuttosto umide e foriere di addensamenti consistenti, anche grazie alla formazione di una prima depressione ligure (in seguito ad un parziale sfondamento del freddo dalla Valle del Rodano) che avrà il merito di riportare le precipitazioni sul Nordovest e lungo tutto il Tirreno in generale. Più protette le regioni del lato Adriatico, dove l’Appennino fungerà da vero e proprio spartiacque tre le aree esposte e quelle sottovento.
L’evoluzione appena descritta sembra potersi reiterare nel tempo fin verso i primi giorni del nuovo mese. Nonostante uno schiacciamento dell’alta delle Azzorre sui paralleli, avremo un’attività del Vortice Polare decisa, tale da spingere masse d’aria più fredda in direzione della Francia e del Mediterraneo Centro occidentale.
Ne deriva un tipo di circolazione mediamente occidentale con componente meridionale, tale da favorire il costante rifornimento di nubi e probabilmente piogge su molte delle nostre regioni. Ma si badi bene che non è in vista nessuna rimonta subtropicale, come erroneamente si potrebbe pensare qualora ci si trova dinanzi a correnti d’aria di questo tipo. La mitezza del mese d’ottobre e parte di novembre resterà un ricordo.
In conclusione
È bene ancora una volta rammentare che quanto scritto non rappresenta una previsione bensì una linea di tendenza generale. Una strada maestra che nel corso dei giorni e degli aggiornamenti potrebbe subire delle modifiche. Crediamo che lo schema circolatorio possa restare quello presentato, ma ci potrebbero essere degli spostamenti in seno al vortice freddo in arrivo sull’Europa occidentale. Spostamenti che darebbero origine a degli effetti assai diversi per il bacino del Mediterraneo che potrebbe vivere una nuova fase fredda di stampo artico-marittimo.