Verso metà dicembre 2010 l’Italia andò a finire in ghiacciaia, con l’evento gelido che culminò poi con nevicate fino in pianura su molte zone del Centro-Nord il giorno 17, quando aria più umida si trovò a scorrere sopra un potente cuscinetto freddo formatosi a seguito del gelo estremo dei giorni precedenti.
Una perturbazione, sospinta da correnti occidentali più umide e temperate in quota, provocò nevicate dalla Val Padana fino a Firenze e addirittura una fioccata coreografica, comunque eccezionale, si ebbene persino su Roma. Fu un evento assolutamente raro per il periodo.
Le nevicate da sovrascorrimento sono un evento ricorrente al Nord, molto meno sul Centro-Sud: eppure nevicò sul Centro Italia e con intensità persino da tormenta su Firenze. Sempre in Toscana, la neve interessò inizialmente anche alcune località fino al livello del mare, specie i litorali livornesi.
Quelle del 16 e 17 dicembre sono date rimaste ben impresse nella memoria, per il gelo estremo che ha colpito in modo inusuale gran parte d’Italia. Probabilmente, dopo quanto accaduto nel febbraio 2012, l’evento del dicembre 2010 non appare altrettanto rilevante, specie per persistenza di gelo e neve.
Tuttavia va considerato che nel febbraio 2012 non si è mai avuta una giornata più rigida, considerando l’intera Nazione, di quella del 17 dicembre 2010, anche se il 6 febbraio 2012 si è registrata una temperatura media diurna pressoché analoga, pari a circa -0.5°C.
L’ondata di freddo di metà dicembre del 2010 è stata da record per il periodo al Centro-Sud Italia, prima degli eventi di fine dicembre 2014 e gennaio 2017. La grande ondata di freddo del gennaio 2017 non colpì tutte le regioni in egual modo, perché l’Italia è lunga e larga e le condizioni meteo quasi mai sono univoche.