Ancora giornata coperta sul nostro Bel Paese. Le limpide giornate della settimana scorsa con gli annessi primi tuffi a mare sono un ricordo. Le nubi fitte e le piogge sparse condizionano la giornata odierna. La scarsa velocità di transito, in direzione est-sudest, di questa perturbazione spagnola fa intendere uno stazionamento prolungato sulle nostre Regioni centro-meridionali.
In Europa
La maggiore attività meteorologica si riscontra in suolo italiano. La copertura nuvolosa si è intensificata sulla Sardegna, sede odierna dell’isolato perno barico ereditato dalla Penisola Iberica, per diradarsi verso le Regioni Peninsulari.
Sembra che questo nucleo ciclonico, sentendosi solo, stia richiamando a sé i rinforzi atlantici. E’ in pieno cuore azzorriano che sta crescendo una seconda falla barica dal cui nocciolo si distende una lunga propaggine occlusiva capace di invadere sin da questa mattina le coste portoghesi e spingersi in terra madrilena.
Il versante occidentale del Continente, sede storica delle risalite anticicloniche, è, in questo inizio di maggio, la sede di tutte le perturbazioni che lentamente raggiungono ed infastidiscono l’Italia.
Spostando l’osservazione verso le maggiori latitudini si può constatare nuovamente la permanenza altopressionaria su tutta la fascia centrale europea sino alle Regioni meridionali scandinave.
Qui, però, spicca allo sguardo, una lenta, ma imponente discesa gelida artica. E’ proprio sulla Fennoscandia che questa lunga lente fredda si sta distendendo. Sui territori a stretto contatto col Circolo Polare Artico le temperature sono rigide, ricordando i bei tempi invernali.
In Italia
Le nubi dei settori alpini lasciano cadere deboli fenomeni temporaleschi; altrove prevalenza di nubi medio-alte stratificate.
Il centro è sovrastato da nubi compatte e sparse. I rovesci ed i temporali sono diffusi.
Precipitazioni sparse anche a sud soprattutto sul versante tirrenico.