Il trimestre in corso continua a proporre scenari perturbati alternati a brevi periodi di stabilità e qualche sprazzo di sole. Le temperature restano mediamente elevate, in diversi casi sopra media, grazie ad un pervicace flusso meridionale responsabile della risalita termica e dell’apporto umido necessario per innescare le precipitazioni.
Dopo una Pasqua fredda e nevosa il tempo ci aveva illuso con un tiepido sole, rimasto ad illuminare i nostri cieli sino ai primi giorni del mese di Aprile, con numerose massime over 20°C.
In breve però, come più volte annunciato nei vari editoriali, il mutamento delle condizioni meteo è avvenuto con prontezza, riconducendo l’Europa ed il bacino Mediterraneo, in uno status di tipo ciclonico, ingabbiando una vasta area all’interno di una più o meno definita struttura che fa riferimento al tipo “saccatura”, con le dovute considerazioni del caso.
Come una freccia scagliata dall’arco, la depressione si è conficcata nel settore centro-meridionale dell’Atlantico, seguendo di pari passo le previsioni di una settimana fa, quando avevamo valutato la posizione di una goccia fredda al largo del Portogallo capace di condizionare l’asse della discesa oceanica, convogliando per effetto diretto di questa dinamica una massa d’aria di matrice caldo-umido sulla nostra Penisola, in particolare al sud Italia.
L’aria fredda coadiuvata da una alimentazione eolica nord-orientale ha provocato una inconsueta nevicata in quel di Londra mentre, in contemporanea, l’Africa ha inviato correnti sud-occidentali che, nella giornata dell’8 Aprile, hanno prodotto il passaggio di un sistema frontale sulla Penisola anziché le solite linee instabili. La direzione di questo fronte ha interessato il centro-sud con un ramo caldo che ha preceduto la sezione fredda entrata nelle ore pomeridiano/serali; lo scontro tra queste masse d’aria ha permesso la formazione di un fronte occluso con incremento delle piogge e delle azioni temporalesche, come evidenziato dalle numerose segnalazioni di pioggia nel Lazio.
In seguito, come i modelli segnalavano, era attesa nuova pioggia anche abbondante, probabilmente per via dei fenomeni di sovrapposizione tra aria fresco-umida sul mare e sul suolo (per le piogge dell’8 Aprile). La mattinata di ieri si è presentata diffusamente nebbiosa o con foschia e nubi addensate sui rilievi; in molte aree centrali, compreso il Lazio, era atteso un peggioramento nel pomeriggio ma molti modelli, a mio avviso, non hanno fatto i conti con l’arrivo dello Scirocco, vento che in alcuni casi inibisce la saturazione dell’aria e non permette precipitazioni come, viceversa, si potrebbe ottenere con una matrice libecciale.
Oggi siamo in attesa dell’ingresso dell’aria fredda, a partire dalle regioni settentrionali, con possibilità di nevicate sull’arco alpino e graduale estensione dei fenomeni al centro Italia; la direzione dell’aria fredda è dovuta ad una maggior inclinazione dell’asse di saccatura che produrrà un incremento delle correnti calde al sud, con termiche davvero elevate.
E’ difficile stabilire quando il tempo potrà ristabilirsi poiché anche nella giornata di Domenica 13 Aprile si manterranno condizioni di instabilità, tuttavia in un contesto diverso da quello ciclonico di queste ore e dei venturi due giorni.
Osservando le teleconnessioni capiamo come le previsioni fatte a fine Inverno ed inizio Primavera, basandoci sui mutamenti degli index, non siano risultate distanti dalla realtà e molto fedeli alla situazione reale. Avevamo studiato le modifiche dell’andamento AO/NAO in relazione con l’ITCZ, il jet-streak e le SST, prevedendo un proseguo dell’iter instabile ed annunciando un possibile avvento di matrice sub-tropicale.
Nelle previsioni pasquali, ad esempio, lo studio degli index è tornato molo utile:
“Un altro aiuto potrebbe pervenire dall’ITCZ che attualmente è abbastanza basso sull’Africa occidentale, per altro riscontrabile con SST calde in quelle zone ma, in seno ad una tendenza AO/NAO negativa potrebbe risalire presso il medio Atlantico, fornendo ulteriore energia alle azione di Blocking. Sarà interessante monitorare l’andamento delle fluttuazioni AO per stabilire le possibilità di formazione di un pattern anticiclonico con condizione EUL (Europe Low), con conseguenti azioni meridiane proprio intorno al periodo pasquale.”
Proseguendo sull’analisi di questi parametri possiamo prevedere un proseguo delle condizioni perturbate in questa prima parte di Aprile, il tutto suffragato da una tendenza NAO negativa o quanto meno neutrale, con possibile proseguo della pulsione atlantica in un contesto di blocking tale da generare una presupposto di tipo EAJ negativo.
Ma attenzione in questo gioco sinottico ai movimenti sub-tropicale che, contemporaneamente, acquisteranno sempre più vigore in attesa di un affondo marcatamente sud-occidentale; il collasso di una matrice atlantica potrebbe innescare una violenta risalita calda, con la manifestazione di un primo Hp di tipo africano. Torneremo nel breve per analizzare una questione così delicata.